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Il mondo di Anna
 
Il mondo di Anna 2014-06-22 13:37:25 Bruno Elpis
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
1.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    22 Giugno, 2014
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Che delusione!

L’ambiente è l’essere.
Quando i filosofi parlano di essere, discutono di vita. E l’ontologia (o la metafisica) non è qualcosa di astratto. L’essere è la vita. Il mondo. E noi siamo un’ipoteca per le generazioni a venire.
L’hanno sostenuto, agli albori della filosofia, i naturalisti. Come Talete, che disse: “L'acqua è la sostanza da cui traggono origine tutte le cose; la sua scorrevolezza spiega anche i mutamenti delle cose stesse. Questa concezione deriva dalla constatazione che animali e piante si nutrono di umidità, che gli alimenti sono ricchi di succhi e che gli esseri viventi si disseccano dopo la morte.”

Ho commentato con entusiasmo i precedenti romanzi di Jostein Gaarder. Ovvio per me: mi aspettavo – sull’ambiente – un’opera originale, d’impatto, una scossa vitale ed energizzante, che costituisse uno sprone a non consegnarci al fallimento planetario (che poi significa: surriscaldamento globale, viaggio verso la torrefazione).
Mi dispiace dirlo: “Il mondo di Anna” è un’accozzaglia di luoghi comuni, una storia sconclusionata e priva di mordente.
Di fronte a questa occasione sprecata di uno scrittore influente (se no, a cosa serve la cultura???), possiamo fare di meglio?
Io lo credo. Con tutte le mie forze. Per i nostri giovani. Basterebbe descrivere con entusiasmo uno dei tanti animali (in via d’estinzione o estinti) citati nel romanzo: basterebbe abbandonarsi all’etologia faunistica (e rappresentare l’etica dei grandi predatori) o all’estetica della natura (l’armonia ecologica di un ambiente, la bellezza mozzafiato di un paesaggio) per fare meglio di Gaarder.
Per questo lancio una sfida agli scrittori: perché non gareggiare su questo tema così vitale?

Di questo libro salvo il pensiero di fondo: oggi siamo responsabili del futuro del nostro pianeta. Su di noi grava il peso della sopravvivenza: dei nostri figli, delle generazioni successive. Ogni nostro comportamento – anche infinitesimo – è essenziale… E siamo ancora in tempo!
Pensiamoci: ogni volta che acquistiamo un prodotto che non sia ecologico, ogni volta che attiviamo un elettrodomestico o decidiamo di viaggiare in aereo, ogni volta che sprechiamo risorse come l’acqua… Ogni volta che agiamo…

Bruno Elpis

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Commenti

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Bellissimo commento Bruno, che sia anche da sprone a tutti noi Qlettori (e siamo tanti), a pensare di più a conservare la nostra bellissima Terra, a non sprecare, a vivere in modo più sano e naturale, evitando il consumo smodato ed irragionevole....
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
22 Giugno, 2014
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Grazie cara, è proprio questo lo spirito (disperato, speranzoso ) del mio modesto intervento... :-)
In risposta ad un precedente commento
GLICINE
22 Giugno, 2014
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Disperato, speranzoso... Bella definizione Bruno! Sono d'accordo anche su questo... Anche nella "notte" più buia, mai perdere la speranza!! Un abbraccio
peccato che Gaarder non abbia vinto la sfida su questi temi!
Ho letto qualche suo titolo in passato, ma questo eviterò
Il tuo commento, Bruno, mi pare molto condivisibile, al di là dell'opera recensita, che non ho letto.
Comunque amo parecchio la letteratura nordica, quella scandinava in particolare, per l'essenzialità e le emozioni derivanti dai paesaggi che spesso rappresenta, antiretorici anch'essi.
Cristina72
23 Giugno, 2014
Ultimo aggiornamento:
24 Giugno, 2014
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C'è forse un giallo di sapore ambientalista tra i progetti in itinere? ;-) E' vero Bruno, in Italia il rispetto per la natura è molto carente, per non dire inesistente, soprattutto se ci paragoniamo ai paesi del Nord Europa.
Caspita! È la prima volta che ti sento stroncare con tale "verve"....e ti dirò: mi piace!
@ Silvia: la lettura di questo romanzo non richiede molto impegno (diciamo due ore per 200 pagine rarefatte) ... e sarà bene avere qualche altra opinione, in nome del pluralismo :-)

@ Emilio: però, questi scandinavi... quando si tratta di passione... devono metterne di più... :-)

@ Cri: quando ho chiuso l'ultima pagina, ebbene sì... ma investo troppo tempo nella lettura... ;-)
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
23 Giugno, 2014
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@ Marcella: non è la prima volta, anche se preferisco trovare il lato positivo di un'opera :-) ciao!
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