Dettagli Recensione

 
La strada
 
La strada 2020-03-25 13:11:09 zonauefa
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
zonauefa Opinione inserita da zonauefa    25 Marzo, 2020
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Lasciate ogni speranza voi che sopravviverete

Preso sull’onda delle entusiastiche recensioni, suggestionato dal periodo che stiamo vivendo, non lo avrei mai finito senza avere l’obbligo di rimanere in casa, con conseguente impossibilità di tornare in biblioteca per sostituirlo. Terminarlo è stato un esercizio di volontà.
Ma la forza è forza, la volontà è sforzo.
Costantemente lento, troppo descrittivo, inverosimilmente ripetitivo, stessi dialoghi stesse situazioni, tanto che le pagine sembrano un copia e incolla dell’altra.
Forse sarà proprio questa la forza del libro, dimostrare come sarebbe la vita, anzi la sopravvivenza, con tutti i dubbi, le paure, le speranze (quasi nulle), in uno scenario post apocalittico.
In tal senso il libro ha senz’altro una sua identità.
L' unico vero protagonista della storia è questa antieroica sopravvivenza, del resto non si sa nulla, non ci sono nomi, date luoghi e non si capisce a cosa sia dovuta la catastrofe. E alla fine non succede niente.
Lascerà aperti degli interrogativi, è un monito per il futuro,ma per me non è stato graffiante,non è riuscito a trascinarmi nella problematica. È mancato il piacere della lettura e non sono stato in grado di recepire altro. Forse il genere non mi si addice.
Una noiosa odissea, fredda,cupa, grigia

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Commenti

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Preparati a ricevere le ire ahahah...scherzi a parte mi piacciono le opinioni fuori da coro che sono ben motivate, come appunto la tua. Ancora non ho avuto il piacere di leggere questo autore, bella e schietta la tua recensione.
Ciao Mauro.
Anch'io non l'ho gradito, anche se riconosco al libro un buon livello letterario. Penso che l'autore non faccia per me.
martaquick
26 Marzo, 2020
Ultimo aggiornamento:
26 Marzo, 2020
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Ciao Mauro, forse non è un genere che ti si addice come dici tu.. non critico la tua opinione, anzi, io personalmente ho stroncato per mio gusto parecchi classici e mi sono sentita dire che non capisco niente :-) ma a me la strada era piaciuto moltissimo... non come quei romanzi piacevoli e che ti intrattengono in modo positivo ma come quelli che ti inchiodano con la disperazione che trasuda dalle pagine, quelli dove non sono i protagonisti che fanno la storia ma è tutto l’insieme che fa il romanzo.. è crudo, tetro è grigio. Ricordo che mi è rimasta impressa la scena della botola e a distanza di anni è l’immagine che mi si ripresenta quando penso al romanzo.. davvero forte.
Marta
Valerio91
08 Aprile, 2020
Ultimo aggiornamento:
08 Aprile, 2020
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Semplicemente l'importanza non sta nel come è successo, né tantomeno nel dove. Non stiamo parlando di un thriller o di un giallo, in certe opere narrative il "come" e il "dove" sono superflui, semplici "titillamenti" (come direbbe Mari) per i lettori che vogliono passare una piacevole giornata di lettura. "La strada" non è piacevole, non nel senso stretto del termine; "La strada" va preso per quello che è, e per i propositi che si pone, che sono lontani anni luce dal perché e dal come è successo, ma molto più vicini al mutamento della Terra e a quello dei sopravvissuti che la popolano. Il viaggio compiuto da McCarthy non ha altro scopo se non la sopravvivenza, la ricerca di una speranza che muta costantemente: inizialmente è un riparo e un po' di cibo, poi diventa il mare, e poi ci si rende conto che l'unica speranza è in quel bambino che abbiamo avuto sempre sotto agli occhi. Ci sarebbe molto altro da dire, ma ci sono tante recensioni qui che lo spiegano abbondantemente.
Io non amo mettere i pollici in giù, ma vedere voti così bassi a opere oggettivamente di alto profilo letterario proprio non ce la faccio. Soprattutto su stile (che attualmente viene insegnato nelle università americane) e contenuti, ché la piacevolezza è forse il parametro su cui è più facile ammettere una soggettività, pur essendo una stella un voto che forse darei solo a Fabio Volo. Nulla di personale.
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