Mio caro serial killer Mio caro serial killer

Mio caro serial killer

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Mio caro serial killer è il nuovo volume della serie Le indagini di Petra Delicado. Morte, follia, solitudine in una storia nera che racconta la Spagna di oggi. Un nuovo caso scuote Petra Delicado, un delitto «mostruoso e miserabile» che la rimescola dentro in quanto donna. La nuova attesissima avventura di Petra Delicado, l’ispettrice con più carattere e intelligenza del romanzo giallo contemporaneo.



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Mio caro serial killer 2020-11-25 08:41:16 lapis
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lapis Opinione inserita da lapis    25 Novembre, 2020
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Femminicidio a Barcellona

È una Barcellona piena di solitudine quella che fa da sfondo a quest’avventura dell’ispettrice Petra Delicado e del suo inseparabile vice Fermín Garzón, splendida coppia investigativa nata dalla penna di Alicia Giménez Bartlett. Una storia che si snoda attorno al tema quanto mai attuale del femminicidio e che si addentra nell’oscura ragnatela dei siti d’incontri e delle agenzie matrimoniali.

Volti di donne. Fotografie che immortalano pose e sorrisi con cui catturare l’attenzione: la birichina, la pudica, la provocante, l'enigmatica. Fotografie in cui palpita tutta la speranza di trovare finalmente qualcuno con cui dividere la propria giornata, in una città che sa farti sentire davvero solo, avvolgendoti con il suo assordante silenzio.
Volti di donne. Fotografie di cadaveri sfigurati e coperti di tagli profondi, su cui un misterioso assassino seriale si è accanito con singolare violenza. Fotografie di donne che hanno pagato con la morte il bisogno di un po’ di calore, l’ultima illusione di felicità.

Le indagini di Petra e Fermín partono lentamente. Non è una corsa al fulmicotone quanto più un moto ondulatorio, tra errori e false piste, intervallato da esilaranti battibecchi, burrascose sfuriate e immancabili soste al bar. Perché anche di fronte alle più intollerabili brutture, i nostri detective spagnoli rimangono aggrappati all’umorismo, all’amicizia e alla fiducia nel potere ristoratore di tapas e birre.

Come sempre, i gialli della Giménez Bartlett trovano il proprio spunto narrativo nel desiderio di raccontare la complessità delle relazioni più che un’avventura investigativa. I personaggi si interrogano spesso sul senso della vita, sui comportamenti sociali, sulla responsabilità individuale dei colpevoli. Le mostruosità del femminicidio nascono dalla malattia mentale oppure rivelano una crudeltà insita nella natura umana, che vede nell’anonimato del mondo virtuale il terreno ideale in cui operare? Il punto di forza della storia sta dunque non tanto nel risultato o nel colpo di scena, quanto nel cammino e nelle riflessioni che porta con sé.

Per questo, una lettura da consigliare, sebbene non esente da qualche pecca. Il maggior difetto è a mio avviso una certa ripetitività e prolissità, che ne inficiano la piacevolezza complessiva. Devo inoltre ammettere di non riuscire ad apprezzare, per mio gusto personale, l’evoluzione che l’autrice ha disegnato per la propria protagonista negli ultimi lavori. Non riesco proprio a farmi piacere questa Petra più convenzionale, più borghese, più ordinaria, e continuo a rimpiangerne l’esplosiva carica anticonformista dei primi tempi.

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Mio caro serial killer 2018-07-04 14:02:52 cosimociraci
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cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    04 Luglio, 2018
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Agenzia matrimoniale

E' il primo romanzo che leggo di Alicia Gimenez-Bartlett. Mi ha sorpreso positivamente per molti aspetti.

L'organizzazione in capitoli brevi e ben organizzati mi ha consentito di poter interrompere la lettura sempre in presenza di una cesura. Per il tempo che riesco a dedicare, questo l'ha reso più gradevole che sospendere il discorso nel bel mezzo di una concatenazione avvincente di avvenimenti.

Petra Delicado è un grande personaggio, molto ben caratterizzato, forse anche troppo. Per i miei gusti è una donna insopportabile, piena di se. Si considera al centro dell'universo e naturalmente il suo lavoro è il più importante del mondo tanto non considerare affatto gli stress lavorativi delle persone che le stanno intorno. Non riesce a tenere botta alla spossatezza delle indagini che la logorano, tanto da essere redarguita dai suoi sottoposti. E' sessista, prova ribrezzo se è l'uomo ad essere indagato ma empatia per una donna maggiormente responsabile.

Alicia Giménez-Bartlett è una grande autrice che mi ha scatenato una profonda lotta interiore. Dal un lato non sopportavo Petra, con la quale fino alla fine non sono riuscito a creare un legame, dall'altro parteggiavo per lei per la risoluzione del caso.

Un'altra caratteristica che ho apprezzato molto e considero fondamentale è il numero esiguo di personaggi. Spesso gli autori tendono a scrivere trame complicate intrecciando personaggi su personaggi per riuscire a trovare maggiori intrighi e maggiore tensione. Mio caro serial killer è un esempio di come tutto questo non sia necessario

Curiosità: più di una volta l'autrice ci propone frasi come queste: "in Spagna i serial killer esistono solo nei romanzi e nei film", "Noi non siamo artisti che dipingono un quadro, né autori che scrivono un romanzo!", "Va matta per le storie poliziesche. E dato che non le racconto mai niente, pesca nei romanzi quello che può." oppure "Questa storia sta diventando più interessante di un romanzo giallo!", tanto per citarne alcuni.

Non capisco se utilizzando piccoli espedienti l'autrice voglia convincere noi o se stessa che il suo romanzo è davvero fuori le righe.

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Mio caro serial killer 2018-06-11 10:03:23 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    11 Giugno, 2018
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Alla ricerca del serial killer

«La vita è strana, a volte, o meglio, la vita è quasi sempre strana. Per moltissimo tempo ti sembra di non invecchiare affatto e poi un bel giorno, davanti allo specchio, ti accorgi che gli anni ti sono piombati addosso tutti insieme.»

L’indagine che si apre per Petra Delicado, ispettore cinquantenne supportata nello svolgimento dal collega Gonzalo Firmìn, è più complessa di quanto potesse immaginare. Prima di tutto perché questa volta la nostra testarda, emotiva e instancabile lavoratrice dovrà coadiuvarne il corso con il corpo dei mossos d’esquadra capitanati da niente meno che dall’ispettore Roberto Fraile (a cui la direzione della stessa verrà affidata) e seconda di poi perché quello che sembrava essere un delitto isolato tale non è. Ben presto, infatti, i corpi di donne rinvenuti privi di vita, brutalmente sfigurati, triplicheranno ed essendo accomunati tutti dalla medesima missiva di accompagnamento, faranno presupporre l’operato di un serial killer Don Giovanni e falciatore.
Tutti i sospetti e tutti i rilievi portano a congetturare della colpevolezza di un unico soggetto anche perché ogni vittima risulta avere avuto un contatto, anche minimo, con questo. Ma, che sia davvero l’indiziato numero uno il colpevole di questi efferati omicidi? E tra agenzie matrimoniali, suocere, amicizia, dissapori e inaspettati legami con nuovi colleghi, il giallo si dipana e tiene sulla corda in ogni suo aspetto.
Il tutto è avvalorato da un trio di personaggi solidi e ben caratterizzati a cui si affianca uno stile narrativo fluido, ben ponderato, capace di dar vita ai giusti colpi di scena e da un mistero affatto scontato. Una buona prova che non delude le aspettative.

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Mio caro serial killer 2018-05-12 16:59:50 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    12 Mag, 2018
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Un serial killer dalle molteplici identità.

Alicia Giménez-Bartlett, la scrittrice spagnola famosa per i suoi gialli, manda alle stampe, quasi alla soglia dei settant’anni, un’altra complicata indagine condotta come al solito dalla sua poliziotta e sua creatura Petra Delicado, supportata come in altre avventure, dal collega Gonzàlo Firmìn. Il duo agisce in coppia ed è affiatatissimo; i caratteri sono diversi, emotiva, testarda, lavoratrice instancabile lei, più tranquillo e pacioso il buon Gonzàlo, amante della buona tavola e delle soste di riflessione nei bar della zona. Ma i due hanno un fiuto formidabile e non si danno pace, lavorando notte e giorno, per risolvere i casi loro affidati dal burbero commissario Coronas: l’indagine in atto deve scoprire un misterioso serial killer, che uccide a coltellate le sue vittime e ne sfigura orribilmente il viso. Si brancola nel buio, c’è un indagato sulla cui colpevolezza la Delicado appare certa, ma succedono altri eventi misteriosi e fuorvianti che intralciano le indagini, supportate anche da un altro ispettore che sembra voler rubare la scena a Petra ma che si rivelerà alla fine un buon compagno di lavoro. L’indagine, che procede a ritmi alterni, coinvolge anche agenzie matrimoniali o simili, e proprio in questi ambienti l’intricata matassa sembra dipanarsi con svariati colpi di scena e portare infine ad una inaspettata conclusione. Il romanzo tiene sulla corda grazie anche ai rapporti tra i due investigatori, ora sul filo della rottura, ora rinsaldati da proficue soste riflessive a base di vino e caffè, perché, come dice Petra Delicado, “ l’amicizia, un buon piatto caldo, le risate e il vino sono il fuoco di cui abbiamo bisogno per scaldare l’anima”. Il personaggio creato dalla scrittrice oltre ad avere un fiuto da grande investigatrice, è anche una donna determinata, dai saldi principi, con una famiglia che l’adora ed una adorabile mamma impicciona: “ che idioti siamo noi esseri umani ! Apprezziamo quello che abbiamo solo quando vediamo il dolore degli altri!”.
Un bel giallo, in sintesi, elaborato e complesso, che, per chi ancora non l’avesse conosciuta, porta alla ribalta una figura femminile di grande impatto.

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I gialli di Alicia Giménez-Bartlett.
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Mio caro serial killer 2018-03-18 09:31:14 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    18 Marzo, 2018
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una indagine d'attualità per Petra Delicado

Torna la famosa ispettrice Petra Delicado, con il fido vice Fermin Garzon, ne Mio caro serial Killer, a firma di Alicia Gimenez Bartlett. Un libro ricco di colpi di scena intriganti ed appassionanti come sempre si verifica con questa scrittrice, giunta con questo al decimo libro. Un testo che vede, accanto all’indagine propriamente detta, raccontare una vicenda dai forti contorni sociologici, e trattare argomenti spinosi quali il femminicidio e la situazione delle agenzie matrimoniali.
Petra Delicado, è cambiata, il tempo è trascorso e qualche nuova insicurezza, a volte si affaccia prepotentemente, ma
“ l’ironia è nel mio stile, nel bene come nel male”.
Ora ad affiancarla nelle indagini c’è un giovane ispettore della Polizia Autonoma della Catalogna, presenza non sempre accettata da Petra, perché:
“Io ormai era abituata a Garzon, e fra noi non c’era alcun bisogno di spiegare il perché e il per come di ogni cosa. Una parola, un cenno, un semplice grugnito erano carichi di significato, più della dissertazione di un accademico.”.
Anche se Roberto Fraile è:
“brillante giovane ispettore dei Mossos. Era sulla trentina, massiccio, non molto alto, con gli occhi verdi, e i capelli tagliati a spazzola come un marine. Risultava stranamente attraente.”
A complicare il tutto la presenza ingombrante della suocera,
“Settantenne straordinariamente ben conservata, molto signora e decisamente snob, che compensa il suo essere logorroica con una buona dose di eccentricità. (…) Era alta, con i capelli sale e pepe, tagliati corti, sempre elegante addirittura sofisticata.”.
Le vittime sono parecchie: sono tutte donne sole, di una certa età, che cercano di superare la propria solitudine attraverso la compagnia di uomini che li illudono, le usano nella loro vulnerabilità, e poi le abbandonano. Donne che non si vogliono bene, ma non si danno per vinte. Donne con gli occhi pieni di fiducia e il cuore pieno di ferite. Ingenue, tradite, illuse, accoltellate sull’asfalto da un maniaco, buttate via con un biglietto di addio e di recriminazioni. Firmato Demostene. Un misterioso assassino seriale difficile da stanare, un essere squallido che darà parecchio filo da torcere agli investigatori.
Un giallo perfettamente congegnato, basato soprattutto sul
“bisogno d’amore che può essere una immensa ragnatela pronta a catturare gli incauti che, incantati da un’illusione di felicità, si lasciano intrappolare.”
Una lettura di grande attualità, preciso e dai contorni tanto terribili quanto inquietanti.

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Consigliato a chi ha letto Uomini nudi di Alicia Gimenez Bartlett, per conoscere altri libri di questa scrittrice, al di là della serie di Petra Delicado.
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