Narrativa straniera Romanzi storici I Watson e Emma Watson
 

I Watson e Emma Watson I Watson e Emma Watson

I Watson e Emma Watson

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Era il 1803 quando Jane Austen mise mano alla stesura di un romanzo che non avrebbe mai trovato compimento e sarebbe stato pubblicato per la prima volta solo nel 1871, a cura del nipote dell'autrice, James-Edward Austen-Leigh, il quale lo intitolò I Watson. Un'opera che gli amanti della grande scrittrice avrebbero sempre desiderato leggere per intero, avendo tutte le caratteristiche delle sue opere più mature (infatti fu scritta dopo la stesura di Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio). Finora quindi le avventure di Emma, l'eroina del romanzo, si interrompevano bruscamente lasciando nei lettori un misto di delusione e curiosità insoddisfatta. Finora. Adesso, grazie alla straordinaria e felice creatività di Joan Aiken, famosa e apprezzata autrice di sequel austeniani, quelle vicende trovano compimento in un incantevole romanzo che riprende esattamente da dove la vicenda si era interrotta, intrecciando le vicende di nuovi e vecchi personaggi. E così sapremo finalmente cosa succede a Emma quando, dopo quattordici anni di assenza, fa ritorno nella sua famiglia d'origine e si ritrova a dover assistere il padre, ormai vecchio e molto malato, e farsi accettare dai fratelli, tra i quali i rapporti sono inquinati da piccole gelosie e invidie meschine. Ma la giovane Emma è all'altezza delle grandi eroine austeniane e affronterà con coraggio e determinazioni le difficili prove che la vita ha in serbo per lei.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
2.4
Stile 
 
2.0  (2)
Contenuto 
 
2.5  (2)
Piacevolezza 
 
2.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I Watson e Emma Watson 2020-03-24 10:33:45 La Lettrice Raffinata
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    24 Marzo, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Uno shot per ogni "gentildonna"

"I Watson e Emma Watson" di Joan Aiken si basa sul celebre incompiuto di Jane Austen, che si prefigge di continuare e concludere -in modo fantasioso seppur discutibile. Sono rimasta turbata dalla scelta della TEA di inserire all'inizio il testo austeniano, seguito dal romanzo della Aiken: da un lato è stato piacevole ed utile rileggere il lavoro della Austen, dall'altro tutte le informazioni vengono comunque ribadite -a volte usando le stesse parole- e lo stacco (leggasi, scivolone) di stile tra le due autrici diventa ancor più evidente, anche perché la Aiken si è messa di impegno per stravolgere la storia originale ed inserire una sfilza di nuovi personaggi in un cast già ricco.
La storia è quella dei fratelli Watson, con il padre malato e i vecchi rancori che vengono facilmente a galla; il punto di vista spetta alla figlia minore, Emma, da poco tornata alla casa paterna dopo aver trascorso l'adolescenza presso una ricca zia. Da qui la Aiken prende le redini della trama con un solo obiettivo in mente: fornire a tutti i Watson un partner entro la fine del romanzo, non importa quanti deus ex machina devono saltar fuori per rendere questo possibile.
Voler completare un'opera della Austen è di certo un fine ambizioso, e purtroppo questa scrittrice non si dimostra all'altezza della (auto) sfida. La sua storia è arricchita da un numero spropositato di sottotrame che rendono il ritmo troppo veloce, tanto che alcuni passaggi tra una scena e l'altra sembrano essere stati tagliati, per non parlare dei quesiti disseminati lungo il romanzo e privi di una risoluzione, come le due luci che Emma vede a Clissock dalla finestra della camera... sapremo mai chi si è incontrato nel bosco?
Divisi in modo netto tra buoni e cattivi (come la stessa Aiken ci ricorda marcatamente ogni due pagine), i personaggi sono incapaci di trasmettere emozioni e si relazionano tra di loro con dei dialoghi davvero goffi ed innaturali. In generale lo stile è fastidioso ed infantile, specialmente nelle descrizioni dei personaggi; aggiungiamoci poi una sovrabbondanza di puntini di sospensione e aggettivi inseriti a gruppi di tre o più, in alcuni casi senza logica (ad esempio, dire "più alto e meno basso" è decisamente superfluo).
Anche la traduzione mi ha fatto storcere il naso, specie perché ci si ostina a tradurre il verbo cry solo come gridare. Ne consegue un libro in cui i personaggi sembrano costantemente incazzati. Un po' come i lettori.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
I Watson e Emma Watson 2018-03-27 14:49:17 Elisabetta.N
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    27 Marzo, 2018
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quando si vuole concludere un romanzo

Mi piacerebbe dire che ho amato alla follia questo libro, ma non è così.
Il suo maggior difetto è quello di aver voluto concludere un'opera di Jane Austen.

La parte "Emma Watson", presa da sola è molto carina. Un romanzo ben fatto, anche se mi sembra che ci siano troppi stravolgimenti dei personaggi, situazioni rocambolesche e finali affrettati, il tutto con una protagonista che mantiene una calma impeccabile.. insomma, molto poco Jane Austen.
Ed è qui che il romanzo perde punti a mio avviso.
Questa parte, in confronto con I watson di Jane Austen, è spiccatamente diversa, non solo per lo stile, fatto piuttosto ovvio, ma anche per il carattere dei personaggi che assumono tendenze differenti rispetto a quanto inizialmente indicato.
La trama inoltre, va contro a quanto Jane Austen pensava per il suo romanzo e se, da un lato, questo ci consente di scoprire pian piano la storia, dall'altro un po' delude le aspettative iniziali.
Non c'è che dire Mr. Howard presenta un carattere molto similare a Edmund di Mansfield Park, pertanto mi è sorto un più che legittimo dubbio: che la scrittrice non nutra particolare simpatia per questo personaggio considerando l'evoluzione della trama così diversa da quanto Jane Austen aveva pensato per i suoi personaggi??

Una lettura che purtroppo non mi ha colpito particolarmente, ma che ha avuto comunque il pregio di avermi saputo trattenere per diverse ore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene