Narrativa straniera Romanzi storici La torre dei sussurri
 

La torre dei sussurri La torre dei sussurri

La torre dei sussurri

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La trama e le recensioni di La torre dei sussurri, romanzo di Olivier Bleys edito da Piemme. Nella Parigi elegante e misteriosa di fine Ottocento, crocevia di modernità e superstizione, sta per sorgere un edificio azzardato e innovativo: una torre di ferro alta più di 300 metri. Sarà l'emblema della Grande Esposizione Universale del 1889. Eiffel, l'ideatore, ha già radunato l'équipe che parteciperà al progetto. Tra gli altri, ci sono due ingegneri: Armand, arrivato dalla campagna fresco di laurea, e Odilon, parigino di nascita. I due diventano amici e Odilon guida l'altro alla scoperta della città. Città che, dietro al fermento progressista, è un brulichio di irrazionalità. Ovunque si tengono sedute spiritiche, persone di ogni ceto si rivolgono ai medium per entrare in contatto con l'aldilà, in cerca degli affetti perduti o di consigli. E la torre, questo mostro di cui tutti parlano e che molti temono e osteggiano, è un catalizzatore di curiosità e stranezze. Quando Roseline, la donna di cui Armand si è innamorato, scompare, si scatena per la città una corsa per ritrovarla. È morta, come parrebbe, o qualcuno la tiene prigioniera? E perché? Nella ricerca, diventa chiaro ai due amici che non è solo la vita della ragazza a essere in pericolo. Anche la torre stessa corre dei rischi. Qualcuno trama affinché il simbolo di Parigi non veda mai la luce.

Nato nel 1970, Olivier Bleys ha pubblicato vari romanzi, tradotti in una decina di lingue, e vinto molti premi. Per Piemme ha già pubblicato Il mercante di tulipani (oltre 100.000 copie complessive vendute) e Il maestro di blu (vincitore in patria del Premio François Mauriac de l’Académie Française).



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La torre dei sussurri 2012-04-13 21:22:37 Gondes
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Gondes Opinione inserita da Gondes    13 Aprile, 2012
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LA TORRE EIFFEL COME NON SI E' MAI VISTA

Immaginarsi Parigi senza la torre Eiffel è quasi impossibile, eppure la sua nascita non è stata certo facile e scontata.
Grazie a questo originale romanzo avremo la possibilità di “assistere” all’avvincente costruzione, piano dopo piano, di uno dei monumenti più famosi al mondo.
Il romanzo ha sullo sfondo una Parigi in pieno fervore. Siamo alla fine dell’ottocento, iniziano le prime vere scoperte che cambieranno le abitudini e la vita di molti. Ma molte persone non sono pronte a questi cambiamenti. Ne saprà qualcosa Gustave Eiffel, che in occasione della Esposizione Universale di Parigi del 1889, vince la gara per la progettazione di un opera che dovrà stupire i visitatori della capitale francese. Purtroppo molte persone, ognuna con un valido motivo, faranno di tutto per impedire la realizzazione di questo progetto.

Molte parti del libro mi hanno ricordato lo stile di Zafon, con certe atmosfere “fumose” e misteriose. Anche i personaggi hanno un certa attinenza con quelli dello scrittore spagnolo, a volte indecifrabili ma nello stesso tempo pieni di carattere. E’ il caso del giovane architetto Armand Bossier che partito da un piccolo paesino dovrà cercare di farsi assumere da costruttore Eiffel per la progettazione della nuova torre di cui tutti i giornali dell’epoca ne parlano. La sua storia andrà a pari passo con quella della torre fino a quando una serie di circostanze alquanto strane e misteriose faranno in modo di allontanarlo da questo progetto. Il romanzo è giustamente diviso in base ai numeri dei piani della torre. Il primo capitolo è infatti intitolato “Le fondamenta”, fino ad arrivare all’ultima parte intitolata “La cima”. Il finale è forse la parte che mi ha entusiasmato di meno, in quanto manca un po’ di “ritmo” con soluzioni troppo semplicistiche, che non danno la giusta importanza al libro. Lo giudico tuttavia un buon libro che ci fa conoscere dei retroscena sulla torre Eiffel che diversamente sarebbe difficile conoscere.

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