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Il dio del fiume
 
Il dio del fiume 2011-08-17 11:56:46 dmcgianluca
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
dmcgianluca Opinione inserita da dmcgianluca    17 Agosto, 2011
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Tecnicamente perfetto

Un libro scritto con un uso impeccabile delle collaudate tecniche di scrittura del romanzo d'avventura. Perfettamente godibile da tutti, in qualsiasi occasione e piacevolissimo in tutte le sue 600 pagine. Una trama ben congegnata quindi, che scorre su un filo ben teso e pungente, in cui il lettore si immerge totalmente. Ogni tanto, quando la tensione cala, l'autore dà qualche indizio a sviluppi che si concretizzano solo dopo parecchie pagine. Questo meccanismo rinverdisce la curiosità del lettore e ti invoglia a leggere. Quello che non mi è piaciuto è la semplicità con la quale si compiono degli spiacevoli strafalcioni. Si può soprassedere sul discutibilissimo fatto che il protagonista narratore Taita è folosofo, architetto, medico, poeta, scrittore, soldato, ingegnere e ... Leonardo ? Un dilettante. Questo travolgente fenomeno di intelligenza si trova, intorno a pagina 100, a mettere in scena a teatro la nascita della dea Iside; ebbene, lui usa il "cartone" per comporre le scenografie. Ma non siamo nell'antico Egitto ? Conoscevano la carta ? Forse è un problema di traduzione, ma la dottoressa Rambelli è brava e non credo che sia opera sua. Altra chicca a pagina 388: gli antichi egizi non conoscevano i cavalli, almeno fino a quando popoli invasori non li hanno portati al seguito dei propri eserciti. Il nostro bravo Taita, appena li vede, sa già che si chiamano cavalli. Ah Però !

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
romanzi d'avventura
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Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
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Mephixto
23 Gennaio, 2012
Ultimo aggiornamento:
23 Gennaio, 2012
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Ciao, forse non sei stato attento nella lettura il Cartone non è inteso come materiale ma è inteso come scenografia infatti il termine cartone e spesso usato dagli artisti per indicare un modellino, i cartoni in Egitto erano spesso su tele di lino di altezze 2 metri per 2 o anche piu grosse, anche con i cavalli e successa la stessa cosa, anzi lui lo specifica,cito testualmente" solo in seguito avrei scoperto che le bestie eleganti con con gli zoccoli si chiamavano cavalli"
spero di non averti offeso con le mie puntualizzazioni
In risposta ad un precedente commento
Fonta
27 Mag, 2013
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Lo sto leggendo in questo periodo e ho letto precedentemente la tua recensione. Arrivato a pag 388 ho notato questa tua incongruenza con lo scrittore, in effetti, come vedo qui sopra riportato da Mephixto, Taita parla in tutto il libro al passato, il libro è infatti una raccolta dei suoi appunti che, in vecchiaia vengono trascritti, quindi la denominazione cavalli è possibile sia stata assegnata poi. Per la questione sulla carta, me ne chiamo fuori..troppo lontana dal mio piccolo bagaglio culturale!!! =)
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