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La rilegatrice dei libri proibiti
 
La rilegatrice dei libri proibiti 2015-03-24 09:53:21 MATIK
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
MATIK Opinione inserita da MATIK    24 Marzo, 2015
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La rilegatrice dei libri proibiti.

"Padronanza di sé. Ripensai a San Bartolomeo e al libro della nostra vita. La libera scelta comporta non poche responsabilità: dobbiamo scrivere la nostra storia con mano ferma."
Il libro racconta la storia di Dora Damage, moglie del rilegatore Peter, un uomo in pessime condizioni di salute a causa dei reumatismi, hanno una figlia Lucinda, che soffre di crisi epilettiche, la Legatoria soffre dei problemi di salute del padrone, ha poche commissioni e il marito, all'insaputa della moglie, ha contratto un debito con uno strozzino.
La situazione per Dora non è delle migliori ed è costretta per il bene della famiglia, ad assumere il controllo della Legatoria, lei figlia e moglie di un rilegatore, non è del tutto sprovvista dell'arte necessaria, anzi grazie ad intuito e femminilità darà un tocco eccezionale alle sue opere, usando anche materiali alternativi come stoffe, piccoli oggetti decorativi e ai suoi delicati, splendidi ed originali disegni, che adatta e varia a seconda del contenuto dei libri stessi.
Piano piano si fa apprezzare da una cerchia di signori molto in vista, che la assumono sotto lo stretto controllo di Diprose, un uomo viscido, infido, cattivo e bugiardo, il suo lavoro assume contorni non del tutto leciti, perchè i libri ai quali è costretta a lavorare, sono opere di dubbia decenza morale per l'epoca, alcuni sono di carattere medico-scientifico ed altri di carattere pornografico, ma la donna contro il suo modo di pensare è costretta comunque a far quei lavori per il necessario sostentamento della sua famiglia.
"Anche se era difficile parlare di normalità nel mio mondo, un mondo dominato da potenti signori che mi avevano regalato un abito da lutto troppo elegante per me, ben sapendo che avrei dovuto riprendere subito il lavoro, un mondo popolato di ipocriti come i miei vicini che volevano vedermi recitare la parte della vedovella, pur sapendo che ero sempre stata io a portare i calzoni! Quando si trattava del -gentil sesso- l'importanza era, come al solito, salvare le apparenze: per le strade sarei stata una donna in gramaglie, ma al riparo delle mura domestiche avrei dovuto lavorare come un uomo."
Questo libro tratta molti argomenti ed i personaggi che ne fanno parte hanno ognuno uno scopo per far risaltare ancor di più quello che rappresentano:
Dora, è una donna dal carattere volitivo, che non si scoraggia, diventa padrona del proprio destino, si destreggia tra uomini ricchi ed equivoci, senza mai perdere la dignità e con grande personalità affronta pericoli e difficoltà dalle quali non può sfuggire, incontra il grande amore della sua vita e lo vive senza remore e recriminazioni (emancipazione);
Din, il nero che casualmente si trova a lavorare nella legatoria, ci racconta della schiavitù sofferta in America, un uomo intelligente, che sa leggere e scrivere, che cerca la libertà ed il riscatto per il suo popolo che soffre ancora nelle piantagioni, coraggioso, onesto, che segue un ideale che vuole realizzare a costo della propria vita e del vero amore (schiavitù/libertà);
Jocelyn Knigthley, il ricco medico che gira il mondo per scoprire nuove tecniche curative, equivoco, affascinante e pericoloso, che nasconde un segreto che gli fa compiere un'azione scellerata solo per salvare le apparenze nei confronti della società e dei suoi amici che operano in una confraternita e che sono tutti ossessionati da manie perverse (potere e vizi);
signora Eales, la vicina di casa di Dora, pettegola, curiosa, che ama la morte ed è felice del dolore degli altri, che condiziona le altre donne del quartiere insinuando cattiverie sull'integrità morale della rilegatrice perchè troppo diversa da loro, forte e caparbia, che non si piega alle regole di una società vecchia e chiusa (invidia e ottusità);
Silvya Knigthley, moglie del ricco medico, che improvvisamente, con un bimbo appena nato, viene lasciata, nessuno l'aiuta, tranne Dora, è costretta a scoprire che fuori dalla sua splendida casa c'è povertà, freddo e pericoli, all'inizio è una donna frivola e sciocca, ma di fronte ai problemi matura diventando risoluta e determinata, cresce con amore il figlio senza ritornare nel mondo ovattato e finto che ha lasciato, crea un rapporto speciale con la donna e la figlia che l'hanno aiutata nel momento peggiore della sua vita e l'hanno accolta nella loro misera casa (amicizia).
Concludendo questo è stato per me, un libro dalla storia originale, che consiglio perché fa riflettere e pensare, da coraggio e forza alle donne che non si vogliono arrendere mai.
"Soffri e ti rafforzi: il bene si pasce del dolore, sovente giova all'inferno un amore liquore."

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
per chi ama storie con grandi donne!
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