Dettagli Recensione
Chi è il topolino che ci assomiglia di più?
E' un libretto che si legge in pochissimo tempo, una favola. Che racconta le avventure di due topolini, Nasofino e Trottolino, e di due gnomi, Tentenna e Ridolino, che vivono in un Labirinto e sono alla costante ricerca di un Formaggio che li nutra e li faccia vivere felici. Il Formaggio è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: un buon lavoro, un rapporto d' amore, soldi, salute, serenità d' animo. Il Labirinto è il luogo in cui cerchiamo quello che desideriamo: l'azienda in cui lavoriamo, la famiglia, la comunità in cui viviamo. I 4 personaggi, non rendendosi conto del lento assottigliarsi della scorta del loro formaggio, restano sconvolti quando una mattina arrivano sul luogo e scoprono che il formaggio è scomparso. E i modi di affrontare uno stesso evento sono diversi: ci sono quelle persone "istintive" che, come Nasofino, sentono arrivare i cambiamenti e che sono pronte a reagire prima che gli eventi li costringano a farlo; ma ci sono anche molti che, come Tentenna, non guardano in faccia la realtà e, schiavi delle abitudini e dei preconcetti, rimangono infangati in situazioni compromesse, ostinandosi a sperare che qualcosa, prima o poi, cambierà. Poi ci sono quelli come Ridolino che sono timorosi, e quelli che hanno una grande energia come Trottolino. Lo spirito di questo libro è insegnare ad affrontare positivamente il cambiamento, senza neanche prenderci troppo sul serio. Occorre accettare nella nostra vita una certa dose di rischio e di avventura; se siamo disposti a vivere così, il cambiamento perde il suo aspetto tremendo, anzi, chi va avanti crea intenzionalmente il cambiamento perché in quel momento il mondo non è come lo vorrebbe. Quello che scoprono Tentenna e Ridolino è che vincere le nostre paure ci rende liberi. Paradossalmente, chi è continuamente alla ricerca della sicurezza è tormentato dall’idea di poterla perdere.