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Gli scacchi, la vita. Autobiografia di Garry Kasparov
 
Gli scacchi, la vita. Autobiografia di Garry Kasparov 2010-12-29 20:48:53 Jan
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Jan Opinione inserita da Jan    29 Dicembre, 2010
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Scià-a-mat (Il re è morto).

Ogni scacchista ha nel DNA un suo campione cui deve, non decide, di ispirarsi.
Io sono nato e morirò con Karpov nel cuore...non certo Kasparov.
Eppure da questo libro si possono evincere tante cose, private e meno, che rendono l'ex campione del mondo più familiare.
La disciplina degli scacchi è la più crudele del mondo.
Non c'è uno "scambio" di intelligenze, bensì uno scontro di vedute riguardo al mondo.
Forse per questo nelle partite di torneo non si arriva allo scacco matto.
Mai.
Scacco matto deriva dal persiano: Scià-a-mat, e significa letteralmente "Il re è morto".
La cosa peggiore che possa capitare ad uno scacchista è che muoia, mentalmente, il proprio avversario.
L'esistenza di quest'ultimo suffraga senza debiti il proprio valore.

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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30 Dicembre, 2010
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Io invece sono sempre stato e sarò sempre kasparoviano
i burattini del regime, qualsiasi esso sia, non mi sono mai piaciuti
E diciamocelo, un campione del mondo senza campionato del mondo vinto..insomma...
Va bene poi ha legittimato tutto il suo valore in seguito, ma non credo che avrebbe mai battuto Fischer, MAI.
Mia modesta opinione di onesto spingilegno da oltre tren'anni
:))
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30 Dicembre, 2010
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Fischer non si presentò.
Karpov vinse in contumacia.
Come burattino di regime Kasparov, e ne parla nel libro, non era poi male.
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30 Dicembre, 2010
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Sicuramente gli assenti hanno sempre torto, ma le condizioni di gioco che gli furono proposte allora erano abnormi.
E sul fatto che gli furono fatte a bella posta perchè lui rifiutasse si sono scritte già centinaia di pagine.
Tolja era stato costruito apposta per vincere contro il campione americano. Russo fino al midollo, nel senso dello stato e della strategia scacchistica; sicuramente la Russia non voleva un secondo match fischer-spassky.
Peccato perchè me lo sarei gustato volentieri il loro match. Mai visto due giocatori tanto diversi dai tempi di alekhine e capablanca.
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30 Dicembre, 2010
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Spassky a suo tempo era un piccolo scacchista. Ho riletto le sue partite con Fischer e c'è una disparità immensa.
Diciamo che Fischer ha avuto paura di Karpov? Io la penso così.
Leggiamo le partite dell'uno e dell'altro.
Karpov faceva molto meno colore...ma era una macchina da guerra.
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30 Dicembre, 2010
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Fischer paura di Karpov?
AHAHAHAHAHAHAHA!!!!! Non credo proprio.
Fischer era semplicemente una testa di cazzo, pace all'anima sua...
Come gran parte dei campioni di scacchi, da Capablanca a Topalov...
E come tale faceva delle questioni di principio tipo queste un punto d'onore.
Non so se ti ricordi, ma durante il match con Spassky (a proposito, definirlo piccolo scacchista mi pare assai riduttivo), non si presentò alle prime due partite, perdendole quindi, per protestare contro l'orario di gioco...
Ovviamente poi rimontò e vinse spazzando via l'avversario.
Karpov era una macchina da guerra, ma Fischer era stato toccato dal dio degli scacchi.
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30 Dicembre, 2010
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Come detto io non c'ero ancora, ne ho 33 di anni, ma ho letto tutte le partite del gonfiatissimo match Spassky-Fischer.
Spassky è manifestamente inferiore.
Non può competere. Fischer è bravo, ma crea intorno a sé grande aspettativa e grande interesse...ad artem.
Il match con Karpov era diverso...meno comodo.
Piero, leggiti le varie soluzioni e partite dell'uno e dell'altro.
Troverai un Karpov geniale.
Fischer era molto personaggio...ma secondo me, e non sapremo purtroppo mai se ho ragione,Karpov gli era superiore.
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30 Dicembre, 2010
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'nzomma...Spassky era schiacciato da enormi pressioni anche politiche e dalle aspettative di un paese di 100 milioni di scacchisti...
Per il resto lui arrivò a giocarsi il mondiale avendo battuto gente del calibro di Geller, Larsen e soprattutto Kortchnoj e Petrosjan.. non proprio gli ultimi arrivati...
L'unica cosa certa è che sopportasse peggio la pressione rispetto a Fischer che invece ci sguazzava.
Rispetto a Karpov... Cosa vuoi che ti dica... Non sono d'accordo. Ho letto e riletto e studiato le sue partite in 30 anni di "carriera", solido sicuramente, difficile giocarci contro, ma Fischer e Kasparov secondo me erano di un altro pianeta.
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