Saggistica Storia e biografie Bombe a inchiostro
 

Bombe a inchiostro Bombe a inchiostro

Bombe a inchiostro

Saggistica

Editore

Casa editrice

Italia, anni Settanta. Mentre piombo e tritolo infiammano il Paese, si combatte una guerra più sotterranea e silenziosa tra le cosiddette fonti ufficiali dell'informazione e i molti rivoli della militanza democratica. Di fronte alle azioni di depistaggio dei servizi segreti "deviati", nascono gruppi di controinformazione impegnati a costruire, svelare e diffondere le notizie attraverso strumenti nuovi e alternativi: non più solo i giornali, ma anche il cinema, la radio, il teatro, i fumetti, la canzone, la satira. Per la prima volta, una generazione attenta e politicizzata tenta di smascherare le menzogne del potere. Grazie a numerosi documenti inediti, Aldo Giannuli ricostruisce con il rigore dello storico una stagione tormentata, dal Sessantotto al sequestro Moro, che ha contribuito in modo fondamentale alla costruzione dell'identità italiana.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
2.2
Stile 
 
2.0  (1)
Contenuti 
 
2.0  (1)
Approfondimento 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
2.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Bombe a inchiostro 2009-05-20 16:34:55 prupitto
Voto medio 
 
2.2
Stile 
 
2.0
Contenuti 
 
2.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
prupitto Opinione inserita da prupitto    20 Mag, 2009
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Bombe a inchiostro

L'autore-giornalista,ricercatore presso l'Universita' di Bari e consulente della Commissioni Stragi-illustra con dovizia di particolari gli attori e gli strumenti della controinformazione durante gli anni sessanta e settanta in Italia.Dopo aver definito i termini chiave sui quali gravita il saggio-la strategia della tensione viene indicata come quell'insieme di episodi violenti organici e non casuali mentre la strage di stato viene definita come quella strategia messa in atto da apparati della intelligence italiana e non con lo scopo di determinare instabilita' politica al fine di consolidare lo stato stesso-Giannulli colloca correttamente la nascita della controinformazione con la pubblicazione del celebre saggio”Strage di stato” edito da Lotta continua nel 1970.Quanto ai principali attori che attuarono la controinformazione questi furono in buona sostanza il Cpg-struttura volta a connotare politicamente l'azione giudiziaria con il concorso di Potop e di Servire il popolo (struttura che rappresentava il corrispettivo della Aigd )-,Soccorso rosso o Comitato Valpreda nato sotto gli auspici di Di Giovanni,Stame e Ventre,Magistratura democratica nata nel 1964 grazie alla collaborazione del Psiup,del Pci e della sinistra democristiana e infine il Comitato dei giornalisti democratici nato nel 1970 grazie a Bocca,Fortini,Gerosa,Morandini e Stajano la cui azione controinformativa si concretizzava attraverso il “Bollettino di controinformazione democratica”.Naturalmente la controinformazione per essere tale necessitava di un buon apparato di intelligence che ebbe modo di manifestarsi attraverso il doppiogiochismo o doppia lealta' di funzionari della Sip politicamente di estrema sinistra e di buona parte di quegli iscritti alla Cgil che occupavano posti chiave nella amministrazione statale contribuendo a dare informative preziose alle oligarchie estremistiche e a suoi apparati controinformativi.Lo studio sistematico delle fonti aperte costituiva naturalmente la principale fonte alla quale attingevano i militanti della estrema sinistra come si evince chiaramente dall'Archivio di Avanguardia operaia. Quanto agli assunti storico politici sui quali si costruisce il saggio, questi trovano modo di evidenziarsi nelle valutazioni-raramente equilibrate-date dall'autore sulla classe politica-definita la piu' cinica e corrotta e pronta alla repressione indiscriminata- e sui servizi di sicurezza militari e civili indicati come i principali mandanti delle stragi di stato(le stragi sarebbero state infatti determinate dal neofascismo e l'intelligence italiana e Usa -pur al corrente- non solo non avrebbero fatto nulla per fermarle ma avrebbero depistato ampiamente e sistematicamente l'operato della magistratura) e descritti ora come pupi ora come pupari il cui unico interesse era quello di farsi guerra reciprocamente per porre in essere le loro smodate ambizioni personali.Ebbene queste valutazioni-ben lungi dal rappresentare una novita' nel panorama storiografico italiano-sono il risultato di un preciso teorema politico assai caro-guardacaso-proprio alla controinformazione degli anni sessanta e settanta alla quale l'autore riconosce meriti indiscutibili sottolineando- per esempio -come la controinformazione abbia desacralizzato il potere costringendolo a democratizzarsi .L'esplicitazione di questi assunti non puo' che indurre un lettore lucido a qualificare il saggio di Giannulli come un testo storico militante volto a praticare da un lato una disinformazione ampia-attraverso l'omissione ad esempio delle innumerevoli violenze della estrema sinistra che condussero il nostro paese sull'orlo della guerra civile,attraverso la formulazione della tesi secondo la quale lo scopo della strategia della tensione sarebbe stato quello di agevolare una svolta gollista giudicandola implicitamente come una variante del fascismo-,o circoscritta-evitando di sottolineare la portata ampia e sistematica della infiltrazione sovietica e di indicare tempi,luoghi e attori del controspionaggio della sinistra extraparlamentare- e dall'altro lato ad attuare una difesa acritica del movimento studentesco.In buona sostanza, lo scenario che emerge e' tipo dualistico,uno scenario nel quale le innumerevoli zone grigie non possono trovare spazio a causa delle pesanti ipoteche ideologiche dell'autore attraverso le quali l'autore legge la storia della controinformazione con lo scopo di legitimmarla.
GAGLIANO GIUSEPPE

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura