Jurassic park Jurassic park

Jurassic park

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In un'isola sperduta al largo del Costa Rica, il miliardario Hammond costruisce un gigantesco parco di attrazioni biologiche. Grazie all'ingegneria genetica, nel suo Jurassic Park rivivrà un intero ecosistema, compresi i terribili dinosauri carnivori: il gigantesco Tyrannosaurus Rex e i famelici Velociraptor. L'incubo che dominerà il romanzo nasce dal profondo della preistoria e si proietta su un presente dominato dalle arroganti certezze della scienza.



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Jurassic park 2015-11-11 22:06:50 martaquick
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martaquick Opinione inserita da martaquick    12 Novembre, 2015
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Il fantastico mondo dei dinosauri!

Era il 1993 quando uscì il film di Jurassic Park basato su questo libro e fu un film di successo. Io me lo ricordo bene perchè ero piccolina e la mia infanzia l'ho passata a giocare con dinosauri giocattolo e a guardare e riguardare i film che adoravo (ebbene si ero un po' un maschiaccio).
Mi ritrovo oggi nel 2015 a scoprire che il film era basato su un libro e quindi era obbligatorio leggerlo!
Questo libro è fantastico. Mi è sembrato di tornare bambina ed essere di nuovo in quel mondo selvaggio e pericoloso con dinosauri enormi e terribili.
L'idea dello scrittore è geniale, la storia credo che sia conosciuta da tutti, un ricco miliardario con la passione per i dinosauri decide di ricrearli in un parco divertimenti che sarà accessibile a tutto il mondo. Ci viene descritto in modo dettagliato come è stata la creazione dei dinosauri dal punto di vista scientifico e anche dal punto di vista umano, gli sforzi fatti da ricercatori e scienziati nel ricavare dna da zanzare di milioni di anni fa racchiuse nell'ambra e gli esperimenti nel creare dinosauri di varie specie.
Finalmente questi sforzi vengono ripagati e Hammond, il ricco proprietario del parco decide di aprire il parco al pubblico ma prima ha bisogno dell'approvazione di avvocati e legali vari, in più richiede anche l'opinione di persone come Alan Grant e la dottoressa Sattler che sono esperti paleontologi e paleobotanici.
Ovviamente tutto non va come previsto e un'interruzione di corrente nell'isola del parco mette in pericolo i nostri protagonisti che sono costretti a sopravvivere in un posto pieno di creature praticamente sconosciute.
Non mi dilungo nelle avventure, ma nel corso del libro si avverte sempre questa tensione e questa paura, siamo all'erta con i protagonisti come quando un enorme t-rex rompe la recinzione e loro sono immobili e cercano di non farsi vedere, ma allo stesso tempo ci meravigliamo con loro quando vedono un cucciolo di triceratopo che si lascia accarezzare, un esemplare di apatosauro che mangia le sue foglie tranquillamente di fianco a loro e tutti gli altri esemplari bellissimi. Io personalmente vorrei essere li con loro nonostante tutto!
La spiegazione scientifica ed anche elettronica a me è risultata chiara e mai noiosa, anzi secondo me ha fatto si che non sembrasse tutto nato per magia ma che ci siano dati chiari dietro ad ogni creatura e pianta.
Il messaggio di questo libro infine mi ha lasciato senza parole. Dal film non avevo mai colto questa sottile sfumatura. Quello che questo libro vuole dirci è che il nostro potere rispetto alla natura è misero. La natura e la vita non saranno mai pienamente sotto il nostro controllo e la scienza è una povera illusa. E ci spinge a guardare l'effetto che il denaro e il potere ha sugli uomini, il fatto che gli faccia perdere la testa pur di arricchirsi.
Questo libro è unico dal mio punto di vista. Da leggere assolutamente.

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Jurassic park 2015-09-09 13:36:06 deborino
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deborino Opinione inserita da deborino    09 Settembre, 2015
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LE PORTE DEL PARCO SONO QUASI APERTE

John Hammond è un anziano e ricchissimo signore appassionato di dinosauri che decide di investire il suo patrimonio nella costruzione di Jurassic Park: un parco dove i bambini potranno divertirsi vedendo i dinosauri.
Per poter aprire il parco dopo alcuni imprevisti incidenti avvenuti durante la costruzione stessa, è necessaria l'approvazione di alcuni esperti così Hammond decide di invitare alcune persone per una visita di tre giorni al parco che aprirà dopo un anno.
Tutto inizialmente sembra andare bene fin quando...
Per quanto riguarda la scrittura si può dire che è molto scorrevole e che lascia il lettore sulle spine dall'inizio fino alla fine.
Per chi avesse visto il film, posso dire che il libro è bello ed emozionante allo stesso modo ma molto più completo!
La cosa che mi è piaciuta di più del romanzo è il messaggio dell'autore che emerge continuamente, cioè l'incoscienza dell'uomo di fronte al denaro e al potere.
Sì, perchè un uomo che è disposto a mettere in pericolo tutti, persino lui stesso di fronte al denaro, mi sembra un incosciente.
Perchè riportare in vita esseri viventi estinti da milioni di anni senza sapere assolutamente nulla sul loro modo di vivere e senza tener conto dei cambiamenti climatici, del cibo che sicuramente oggi non è lo stesso di un tempo e di molti altri aspetti?
Come si può pensare che l'uomo possa rinchiudere dinosauri in una gabbia come in uno zoo? Se madre natura ha deciso di estinguerli un motivo ci sarà....
E in questo romanzo tutto da scoprire vedrete cosa succede quando il troppo egoismo e voglia di denaro sfidano il volere della natura.
Vi sembrerà talmente reale che non penserete più di leggere un libro di fantascienza...anche perchè infondo i dinosauri sono esistiti davvero....

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Jurassic park 2015-03-19 14:12:40 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    19 Marzo, 2015
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E' (quasi) tutto sotto controllo

Costa Rica, una piccola isola a cento miglia dalla costa  e' stata acquistata da facoltosi investitori.
Si dice si tratti dell'ennesimo villaggio turistico, eppure qualcosa non torna. Vegetazione lussureggiante, profondi fossati artificiali e alte recinzioni elettrificate ; qualcosa decisamente non quadra.
Se una sessantina di milioni di anni fa la Natura volle che sul Pianeta di estinguessero le specie preistoriche, probabilmente un motivo ci sara'stato ; con quale diritto manipolare scelte immani? Soldi, per esempio. Una montagna di soldi. E poi l'ingegneria genetica e' la punta dell'evoluzione scientifica, che pericoli corriamo se tutto e' sotto controllo ? 

La giungla si zittisce, gli uccelli interrompono il canto, si smorza il frinire delle cicale, anche le foglie tacciono il vento, trema la terra, un puzzo disgustoso addensa l'aria, un'ombra abominevole oscura il cielo. 
Immobile, resta immobile, forse percepiscono solo il movimento.
Ti esplode il cuore dal terrore, non ti muovere, forse potrai sopravvivere. Diversamente morrai come a nessuno accadeva piu'  dal Cretaceo. Benvenuto a Jurassic Park, terra di resurrezione genetica.

Classico della narrativa degli anni Novanta, lo dico, se non fosse stato per Crichton qualcun altro doveva inventarselo perche' la trama e' veramente intrigante. Sebbene il film sia entrato nelle case di certo piu' platealmente del libro, io consiglio di dedicare qualche piacevole ora anche a lui, a cui va il merito prima di tutto.
 Scrittura scorrevole, perde un poco l'attrito nella fase finale quando seppur in corsa il ritmo pare rallentare. Cio' nonostante resta una grande idea di fiction e un ottimo spunto di riflessione, per soffermarsi a constatare che l'ingegneria genetica senza etica, spinta da un incontenibile ego e dal sempreverde scopo di lucro e' terribilmente pericolosa. E quello che e' peggio e' che indubbiamente sappiamo molto meno di quello che crediamo. Lo scopriremo a tempo debito, chissa'. Tanto e' tutto (quasi) sempre sotto controllo.
Nel frattempo, buona lettura.

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Jurassic park 2014-12-26 18:42:29 Davi1990
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Davi1990 Opinione inserita da Davi1990    26 Dicembre, 2014
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Benvenuti al Jurassic Park!

Dopo anni mi sono trovato a varcare nuovamente quel famoso e familiare cancello che si spalanca su un mondo perduto da milioni di anni, a sentirmi ridare un nuovo benvenuto.
Quando lessi per la prima volta questo romanzo avevo all'incirca dieci anni in meno rispetto ad oggi e, anche a causa di questo, lo trovai noioso e assai pesante. Fu sicuramente un errore leggerlo a quei tempi, senza alcun dubbio. Per questo motivo sento di essere stato ingeneroso nei confronti di Michael Crichton (purtroppo scomparso troppo presto), scrittore che ora ho riscoperto e rivalutato ampiamente cosi come questo suo best seller oramai divenuto una sorta di cult.

La mia infanzia è stata letteralmente monopolizzata dal Jurassic Park di Steven Spielberg, una delle mie pellicole preferite, un capolavoro del cinema. Eppure mi rendo conto che se ho potuto vedere un simile film (visto e rivisto nel tempo tantissime volte) è stato unicamente grazie al genio immaginifico di Michael Crichton, il quale si inventò una storia originalissima e piena di suggestione nel lontano 1990 - un periodo in cui l'argomento qui trattato era molto in voga e quasi concretizzabile. E se prima vedevo il film vincere a mani basse nei confronti del romanzo, ora devo dire che entrambe le opere sono allo stesso modo valide.

Il libro si regge su una storia emozionante, su un'idea apparentemente irreale eppure quasi concepibile: riportare in vita i dinosauri attraverso il loro DNA... Un sogno.
Michael Crichton ci dona un romanzo survival e avventuroso che vanta un buonissimo ritmo, coinvolgente e per nulla noioso.
Il suo stile semplice e non troppo ricercato, diretto ed esplicito, permettono di leggere speditamente senza bruschi arresti, intrigando ed emozionando grazie anche ad una caratteristica suspense. I dialoghi, inoltre, sono sfiziosi e alcune volte poco edulcorati rendendo la lettura più divertente (Ian Malcolm, personaggio eccentrico della storia, donerà perle filosofiche ed interessanti riflessioni).
E' ammirevole il lavoro svolto da questo autore che si è documentato non poco, donandoci spiegazioni scientifiche plausibili e verosimili rendendoci il tutto realistico, a tal punto che non sembra di ritrovarsi tra le mani un libro di "semplice" fantascienza.

Ma non ci troviamo solo dinnanzi ad un libro di intrattenimento, poiché vengono sollevate delle riflessioni e trattate alcune tematiche che lo rendono ancor più interessante e profondo. E da qui parte una personale riflessione su quanto letto, cosi da donare la mia personale interpretazione del testo. Quanto segue è ovviamente un parere personale e unicamente soggettivo.
Michael Crichton non vuole seminare un sentimento antiscientifico tra i suoi lettori, no. Con questo suo libro vuole invece mostrarci un lato oscuro nella ricerca e nella scoperta scientifica, rappresentato sopratutto da investitori privi di scrupoli che antepongono il guadagno a tutto il resto; che non pensano alle conseguenze ed utilizzano la scienza unicamente per se stessi. Uomini ricolmi di denaro che ignorano ampiamente la materia attraverso cui vorrebbero arricchirsi e che sfruttano le capacità e le conoscenze degli scienziati per i loro personali fini senza freni e senza intelligenza (basti pensare a John Hammond). Ci ammonisce sul potere che può derivare da alcune scoperte, facendo riecheggiare nella nostra testa delle parole che, se appassionati di fumetti, ricorderemo chiaramente: "da un grande potere, derivano grandi responsabilità". Ci rammenta che ci sarà sempre un fattore di imprevedibilità, un qualcosa che sfuggirà ai nostri pur precisi calcoli sopratutto quando si ha a che fare con la Vita. Niente può veramente essere controllato, pur se ci illudiamo continuamente dell'esatto contrario. Da una parte l'ignoto da sempre ci spaventa più di ogni altra cosa e quindi cosa c'è di meglio nello sviluppare credenze e false sicurezze per ridimensionare questo terrore atavico?
Entrando nel dettaglio, e rimanendo nel contesto della storia, Crichton secondo me non demonizza il potere genetico, ma ci vuol dire di non utilizzarlo per alterare il corso naturale degli eventi, in questo caso riportare in vita i dinosauri. Esseri viventi e appunto, per questo, imprevedibili e ingestibili che si sono estinti a causa di un fenomeno catastrofico del tutto naturale.

Dunque, un libro che ho sicuramente rivalutato e che consiglio senza problemi a tutti, sopratutto a chi è cresciuto con il film di Steven Spielberg e che vorrà vedere il nuovo film "Jurassic Word" nei cinema nel 2015.

- Recensione dedicata allo scomparso Richard Attenborough (John Hammond nel film di Steven Spielberg), figura della mia infanzia.

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Jurassic park 2014-07-29 12:47:16 Valerio91
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Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    29 Luglio, 2014
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Progresso Incontrollabile

La fantasia di Michael Crichton è senza dubbio all’apice nel suo romanzo più famoso, ovvero questo “Jurassic Park”. Probabilmente il romanzo è meno conosciuto del film, anzi, molti non sono nemmeno a conoscenza dell’esistenza del libro di Crichton. In tal caso però, non sanno cosa si sono persi. Il punto forte del romanzo, oltre al ritmo incalzante e allo stile dello scrittore, che in quest’opera è certamente ai massimi livelli, è senza dubbio la trama, originale, ben sviluppata e resa accurata scientificamente. Come molti sapranno, la storia è ambientata su Isla Nublar, dove John Hammond, fondatore della InGen, ha costruito un parco di divertimenti come mai ce ne sono stati al mondo. Le attrazioni principali non sono infatti montagne russe o case dell’orrore, ma dinosauri in carne ed ossa riprodotti grazie ad innovative tecniche dell’ingegneria genetica. Hammond organizzerà un’ escursione sull’isola portando con sé un paleontologo, Alan Grant, una paleobotanica, Ellie Sattler, ed un eccentrico matematico (il personaggio a mia opinione più interessante), Ian Malcolm. Condurrà questi uomini sull’isola allo scopo di far loro valutare, da esperti, il suo fantastico e innovativo Jurassic Park. Si susseguiranno una serie di eventi catastrofici facilmente deducibili. Il romanzo è eccelso in tutte le sue parti, Isla Nublar, è una delle ambientazioni letterarie che più ho preferito, i personaggi ben definiti, la storia intrigante, coinvolgente e piena di tensione. In particolare una cosa che ho particolarmente apprezzato, che caratterizza le migliori opere di Crichton, è l’accuratezza scientifica con la quale giustifica gli avvenimenti dei suoi romanzi. Come vi spiegate infatti la presenza su un isola costaricana di esseri estinti milioni di anni fa? Crichton lo spiega talmente bene da renderlo plausibile, tanto da farvi pensare che la tecnologia possa prima o poi raggiungere questo obiettivo (anche se speriamo vivamente di no).
Lo scrittore ci rende partecipi del suo pensiero principale, che è presente nella quasi totalità dei suoi romanzi. Si evince infatti dalle pagine di questo libro una sconfinata fiducia e riverenza nei confronti dell’intelletto umano e della tecnologia, è ostentata la consapevolezza dei grandi traguardi che essa può raggiungere, la mente umana non ha quasi limiti. In contrapposizione a questa fiducia c’è però una sfiducia di altro genere nei confronti della capacità dell’uomo di controllare il frutto del proprio intelletto. L’egoismo porta infatti l’uomo a sfruttare i risultati del proprio progresso tecnologico principalmente per trarne un profitto materiale, economico, e il Jurassic Park ne è l’esempio estremo. Hammond vuole creare coi risultati dei propri investimenti un parco di divertimenti popolato da dinosauri, nonostante gli ovvi pericoli insiti in tutto ciò, credendo di poterlo controllare. Ma la natura non si può confinare, nemmeno con tutto il denaro del mondo, ci sono cose che l’uomo non può avere la presunzione di controllare. Quando l’uomo gioca a fare Dio, i risultati non possono essere che catastrofici. E’ questa la critica che fa lo scrittore, e la fa in maniera eccelsa incorniciandola in una storia che a mia opinione è una di quelle più originali e coinvolgenti mai scritte.

"Abitiamo qui solo da un batter d'occhio. Se domani non ci fossimo più, la Terra non sentirebbe la nostra mancanza. [...] Siamo chiari. Il pianeta Terra non è in pericolo, noi siamo in pericolo. Non abbiamo il potere di distruggere il pianeta: o di salvarlo. Ma abbiamo il potere di salvare noi stessi."

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Michael Crichton.
Bioshock: Rapture.
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Jurassic park 2014-01-18 21:59:51 Maury14
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Maury14 Opinione inserita da Maury14    18 Gennaio, 2014
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Un'idea per un parco da sogno

Un libro che tutti conoscono principalmente per la pellicola cinematografica, io l'ho conosciuto perché mia sorella l'aveva messo in disparte e voleva buttarlo, allora io l'ho letto e ne sono rimasto colpito.

La storia narra di un eccentrico uomo d'affari che manipolando varie tecniche genetiche riesce a clonare i dinosauri in un parco innovativo, un parco che avrebbe dovuto essere un paradiso , per grandi e piccini.
Invita nel parco eminenti scienziati e persino i propri nipotini a un primo giro in anteprima del parco, i soli ad esserne entusiasti sono il creatore del parco e i suoi nipotini, ma ben presto tutti i sogni iniziano a sfumare diventando incubi, un dipendente toglie la corrente ai recinti e fugge per vendere degli embrioni, gli animali fuggono dai recinti trasformando ciò che era un paradiso in un inferno dal quale sembra impossibile sfuggire vivi.
Nel frattempo all'insaputa di tutti i dinosauri hanno iniziato a riprodursi in cattività, mentre fuggono dall'isola l'autore ci fa sospettare un proseguo.

Questo è stato uno dei libri da cui sono stati tratti film che ho preferito, come al solito per bellezza e intensità il libro è di un livello decisamente superiore al film.

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Jurassic park 2013-06-14 12:40:27 LaFataRibelle
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LaFataRibelle Opinione inserita da LaFataRibelle    14 Giugno, 2013
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La bella e terribile Isla Nublar

La storia di “Jurassic Park” la conosciamo un po’ tutti, e il merito va all’omonimo (e celeberrimo) film diretto da Steven Spielberg.
Animali sconosciuti che appaiono sul continente.
Un’isola del Costa Rica concessa ad un privato per misteriosi esperimenti.
Un importante paleontologo e un matematico cinico e bizzarro chiamati ad ammirare ciò che succede effettivamente ad Isla Nublar, dove la scienza permette (all’insaputa di quasi tutto il resto del mondo) di ricreare dinosauri.
Comincia così questo interessante lavoro di Crichton, che io mi sento di promuovere a pieni voti.
Innanzitutto, come può non affascinare il tema centrale del libro, ovvero la possibilità di essere catapultati in un microcosmo che rispecchia il tempo in cui l’essere umano neppure esisteva? L’idea (improbabile, ma non impossibile) di trovarsi di fronte animali estinti milioni di anni fa è davvero irresistibile, soprattutto per i giovanissimi (ma di questo parleremo più avanti) e per gli appassionati, me compresa.
Altri lati positivi sono sicuramente la caratterizzazione dei personaggi (mitici il matematico Malcolm e il coraggioso Tim) e la scrittura, che vengono curate nei dettagli, e non danno l’impressione di trovarsi di fronte a un romanzo puramente “commerciale” (anche se questo è un aspetto innegabile di “Jurassic Park”, che si preannunciava successo planetario e sceneggiatura kolossal fin dall’inizio); ho apprezzato soprattutto il modo in cui Crichton presenta ogni processo scientifico o ragionamento matematico, rendendoli comprensibili a tutti, anche ai più piccoli. E trovo che proprio la capacità di rivolgersi agli adolescenti sia uno dei pregi maggiori di questo libro, appassionante e avventuroso al punto giusto, senza essere troppo pedante e neanche tanto “crudo”, se si eccettuano alcune inevitabili scene: un libro non impegnato, con cui avvicinarsi alla letteratura dei “grandi”, anche attraverso l’immedesimazione nelle due figure centrali di Tim e Lex.
Insomma, come avrete notato, io sono riuscita a trovare solo aspetti positivi, in quest’opera senza tante pretese intellettuali, ma capace di farci riflettere moltissimo sui progressi della scienza…
Sarebbe giusto creare davvero un parco simile, se fossimo in grado?
Sarebbe possibile gestire forme di vita così imponenti, con le quali non abbiamo mai convissuto?
E se la situazione dovesse degenerare, chi, tra uomo e dinosauro, andrebbe considerato il vero carnefice?

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Le altre opere di Crichton, e romanzi di fantascienza (ma mica tanto "fanta-", perchè in futuro uno scenario simile ce lo possiamo aspettare)... Consigliato anche a chi è interessato agli animali, alla paleontologia e ai reperti antichi (io studio archeologia).
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