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Terre selvagge
 
Terre selvagge 2016-02-16 08:34:16 AsiaD
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
AsiaD Opinione inserita da AsiaD    16 Febbraio, 2016
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Più saggio meno romanzo

E' la prima volta che mi avvicino a questo scrittore appassionato di storia come dimostra la scelta del tema di Terre selvagge. Una descrizione accurata di una battaglia avvenuta nel 101 a.c. tra il popolo barbaro dei Cimbri e quello dei Romani guidati da Caio Mario che però non mi lascia una traccia speciale; credo che sia uno di quei libri che potrei anche dimenticare di aver letto, purtroppo. Dico purtroppo in quanto i temi storici mi appassionano ed in realtà la facilità di scrittura di Vassalli rende il racconto molto scorrevole, ma forse troppo. A parte la descrizione della battaglia e degli usi e costumi dei popoli protagonisti, che rende giustizia ai particolari e rende perfettamente rappresentati gli eventi, per il resto non c'è obiettivo palese nè messaggio sottinteso in questo che in parte sembra più un saggio che un romanzo storico. Interessante la questione della verità storica che si perde nel corso della storia e della volontà di manipolare la realtà da parte dei protagonisti che esprime una critica al revisionismo storico condivisibile. Scontato in alcuni suoi pensieri che vengono rappresentati come finestre sull'attualità che trovo spesso fuori contesto, come può essere l'osservazione sull' Europa come "patchwork" di popoli e culture che trovo scontata e risaputa e che non aggiunge nulla alla storia. O anche quando inserendo una lunga parentesi, che anche stilisticamente denota una finestra nella storia, fa una critica alla società moderna concentrata su se stessa scrivendo "Ma chi, oggi, guarda ancora le stelle?
La connessione tra la società dell'epoca e quella moderna che il lettore può trarre , da solo questa volta senza aiuto dello scrittore quindi più interessante, è il filo comune delle dinamiche di potere e dell' ars politica che ieri come allora governa la società, quindi il compromesso, la tattica, l'interesse.
Infine a livello stitlistico trovo un esagerato uso dei due punti, che alle volte mi hanno addirittura fatto pensare ad un errore di battitura e i discorsi espressi dallo stesso personaggio spezzati con un cambio di capoverso che mi ha gettato spesso in confusione.
Riassumendo, un libro che scorre su un fatto storico interessante ma nulla di più. Vorrei quindi riprovare ad aprrezzarlo in un'altra sua opera che mi possa magari appassionare maggiormente.

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Commenti

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mi permetto di dirti che non è il titolo giusto per iniziare a conoscere Vassalli.
ha scritto diversi titoli di gran valore nel suo genere
In risposta ad un precedente commento
AsiaD
17 Marzo, 2016
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Infatti, concordo. Ho appena finito di leggere La Chimera e mi è piaciuto moltissimo , molto diverso. Ne farò un'altra di recensione
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