L'arabo del futuro. 2
Saggistica
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La realtà siriana.
Secondo episodio della trilogia, “L’arabo del futuro. Una giovinezza in Medio Oriente. Vol. 2” vede nuovamente quali protagonisti Riad e la sua famiglia in una Siria povera e arretrata. Il primo scoglio contro cui deve destreggiarsi il giovane è la scuola: questo è un luogo dove vige una ferrea disciplina mantenuta dalla violenza. Dal punto di vista educativo gli studenti sono improntati sin da subito alla conoscenza del testo sacro (nonché dell’inno dello Stato) che deve essere recitato a memoria ogni mattina. Soltanto dopo averlo appreso si passa all’insegnamento e apprendimento del leggere e dello scrivere. Non conta se il testo non è comprensibile nel suo significato, le punizioni della maestra sono sufficientemente convincenti per impegnarsi nella memorizzazione e quanto prima.
A questo primo scoglio da superare si aggiunge l’arretratezza mentale, culturale e sociale del contesto in cui la famiglia vive. Basta un nonnulla e le situazioni possono degenerare. Si pensi, a titolo di esempio, alla sorella del padre del bambino dai capelli biondi, vedova del marito che scoperta incinta fuori dal matrimonio viene brutalmente assassinata. Il suo omicida? In breve tempo sarà rimesso in libertà, sarà trattato come un eroe, sarà osannato. Prima di tutto vi è l’onore della (e per la) famiglia Sattouff che deve essere irreprensibile e non deve presentare macchia alcuna.
Sotto la forma delle memorie e del ricordo l’autore riesce a trasportarci in un universo che percepiamo quale lontanissimo, un mondo che ci fa rimanere basiti, che ci disorienta, che ci sembra irreale. Da leggere.