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Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
 
Il cimitero senza lapidi e altre storie nere 2012-01-05 13:49:39 Yami
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Yami Opinione inserita da Yami    05 Gennaio, 2012
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Racconti bizzarri e oscuri

Quattro stelline scarse per questo libro, che sarebbero state piene se ci fosse stato quel tocco di "nero" in più che mi sarei aspettata di trovare.
Undici racconti, per l'esattezza, a metà tra il fantastico e il visionario, bizzarri e affascinanti.
Il primo racconto, "Il cimitero senza lapidi",che oltre ad aprire la raccolta le dà anche il titolo, è il primo capitolo di un nuovo romanzo al quale Gaiman stava lavorando e che, per tanto, ha una conclusione che non è definitiva.
"Il Ponte dei Troll", come qualcun altro ha fatto rilevare, non è affatto una storia per ragazzini e lascia il lettore con un senso di malinconia e desolazione.
Segue "Non ditelo a Jack", un mini racconto su un presunto spirito misterioso rinchiuso in una scatola, che non ho trovato così inquietante come mi sarei aspettata.
"Come vendere il ponte dei ponti" è forse tra i più difficili da apprezzare, perchè si distacca dalle atmosfere gotiche e a volte malinconiche in cui sono immerse le altre storie, ma tuttavia brillante e stravagante.
"Ottobre sulla sedia" è geniale: i dodici mesi dell'anno periodicamente si riuniscono in cerchio per raccontarsi delle storie e volta per volta uno di loro diventa il "presidente" della serata, cui spetta il compito di prendere le decisioni e raccontare la storia finale. E' la volta di Ottobre, che ci lascia con mille interrogativi sul destino del povero Torsolo.
"Cavalleria" è un racconto che fa sorridere e in cui la cura per i dettagli raggiunge un livello elevato, rivolgendo un sorriso sbilenco verso gli umani, con i loro capricci e debolezze.
"Il prezzo" è forse quello più oscuro, mentre "Come parlare con le ragazze alle feste" lascia capire sin dall'inizio che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nei personaggi
"Avis Soleus" sfrutta un'idea molto originale, ma lo svolgimento e il finale risultano parecchio prevedibili.
"Il caso dei ventiquattro merli" trasforma la famosa filastrocca di Humpty Dumpty in un giallo dalle sfumature noir.
In conclusione, "Istruzioni", una guida fantasiosa per addentrarsi nel mondo del fantastico.

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