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Il taglio del bosco
 
Il taglio del bosco 2019-03-20 15:00:18 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    20 Marzo, 2019
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Senza emozioni

Sono un tipo cocciuto, nel senso che non mi arrendo al primo ostacolo, e poiché La ragazza di Bube, peraltro gratificato del Premio Strega, non mi è piaciuto, ho voluto leggere qualche cosa d’altro di Cassola, per l’occasione cercando un’opera meno impegnativa di un romanzo e la mia scelta è caduta su questa raccolta di racconti, di cui diversi amici e conoscenti mi avevano parlato bene. L’aver preferito questa soluzione non è casuale, un po’ per la sua relativa brevità (227 pagine), un po’ perché mi sono detto che su tre racconti (tanti ne conta il libro) secondo un calcolo probabilistico ameno uno avrebbe dovuto piacermi. Purtroppo non è stato così perché, pur apprezzando l’italiano corretto con cui sono scritti e anche la diligenza di narrare di Gugliemo, rimasto vedovo e che ha preso da tagliare un bosco, oppure di Rosa, ormai definitivamente nubile e tutto sommato contenta, o ancora di più delle due cugine Anna e Anita nel fiore degli anni e con i tipici desideri dell’età, arrivato all’ultima pagina ho potuto constatare che non mi avevano suscitato emozioni; infatti, anche se i protagonisti sono individui normalissimi, sarebbe stato necessario dar loro una certa impronta, ponendoli magari in situazioni non comuni, onde differenziarli dalla massa anonima costituita dall’umanità.
I protagonisti poi sono talmente poco interessanti da non lasciare traccia nel mio animo, perché mi ricordano anche, con trame diverse, troppe persone che ho conosciuto nel corso della mia vita; è il trionfo dell’anonimato e non dell’umiltà, proprio perché l’umile ha caratteristiche, sovente positive, che alla lunga lo differenziano dagli altri.
Chi ama Cassola avrà senz’altro da ridire, ma francamente adesso posso affermare che è un autore che non rientra nei miei gusti, senza disprezzarlo, perché la stroncatura è altra cosa, ma anche senza stimarlo, con un giudizio che non va più in là del discreto.

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Commenti

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Renzo, non sono molto d'accordo questa volta. E' vero che i personaggi non ti rimangono appiccicati, ma ho trovato il libro di una riservata bellezza letteraria, con una scrittura lieve (per me, un grande pregio), un'atmosfera raccolta. Non è un capolavoro, però nell'insieme è stata una bella lettura.
Condivido, non è d'impatto immediato, però secondo me rimane in memoria quella prosa schiva e riservata.
Guarda, non ho detto che è scritto male, ho detto che è inconcludente e comunque è uno scrittore che è stato enormemente sopravvalutato, come parecchi altri del resto.
Speravo che dopo la ragazza di Bube ci fosse una sinfonia diversa, ma i tempi e gli accordi sono gli stessi.
Matelda
22 Marzo, 2019
Ultimo aggiornamento:
22 Marzo, 2019
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RENZO , GRAZIE PER LA TUA RECENSIONE INTELLIGENTE E CORAGGIOSA.
SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO CONTE .
ANZI,ANZI UN CASO MACROSCOPICO DI SOPRAVVALUTAZIONE ...
Questa è la nostra comune opinione, ma vedo che a molti Cassola piace e quindi direi che è più una questione di gusti, per quanto di gente che scrive bene e meglio di lui ce ne sia parecchia, più un tempo che adesso; resta il fatto che ci sono dei motivi inspiegabili alla base del successo di questo o quello scrittore;
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