Dettagli Recensione

 
Il mar delle blatte e altre storie
 
Il mar delle blatte e altre storie 2019-08-14 12:23:52 Scavadentro
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Scavadentro Opinione inserita da Scavadentro    14 Agosto, 2019
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli albori del surrealismo

Molti sono gli scrittori italiani che, per varie vicissitudini, sono misconosciuti al grande pubblico. Eppure alcune figure (Achille Campanile per la letteratura umoristica, Ennio Flaiano per la satira e Malerba, Manganelli, Morselli ecc.) meriterebbero ben altra considerazione e platea. Tra essi è certo Tommaso Landolfi, capace di una scrittura unica e innovativa, assolutamente anticipatrice di movimenti e tematiche solo nel tardo novecento sviluppatesi. Leggere i racconti grotteschi e surreale partoriti dalla fantasia dell'autore è come ammirare una tela di De Chirico o meglio ancora di Salvador Dalì. Le invenzioni sono continue e spiazzanti, con rimandi simbolici e riferimenti all'inconscio, all'incubo, alla malattia fisica e mentale, al disagio di vivere e alla rottura degli schemi. Il racconto che da il nome alla raccolta, "Il mar delle blatte", ben dimostra questa totale rottura degli schemi allora sacri e inviolabili in letteratura (siano nel 1939). Il protagonista del narrato è il giovane Roberto, giovane spensierato al cui padre, avvocato, ispira sentimenti di preoccupazione per mancanza di spirito e conformismo. Ben presto il racconto assume toni landolfiani con la figura paterna che da una ferita al braccio "partorisce" un verme azzurrino e una serie di oggetti-simbolo, che scatenano la verve di Roberto, il quale si trasforma in avventuriero e trascina il padre al porto. Ivi si imbarca con una ciurma di volgari marinai, ognuno chiamato come l'oggetto fuoriuscito dalla ferita, imprigionando altresì l'amata Lucrezia. La destinazione è il mar delle blatte, costituito da immondi insetti (Kafka? la metamorfosi?) La ragazza, che Roberto vuole conquistare, ama invece il verme azzurro, con il quale il protagonista ha un confronto paradossale dal quale ovviamente esce sconfitto. Il narrato è permeato di riferimenti grotteschi, forse disturbanti ma assolutamente geniali. Ogni racconto è di per se una sorpresa, sia per il periodo in cui viene concepito (ripeto anni '30) sia per il contenuto. Onde non essere tedioso o svelare troppo mi limito a segnalare quello sul lupo mannaro, ove il protagonista ruba la luna, rivelatasi una vescica biancastra...Alcuni critici hanno visto nel Landolfi molti simboli sessuali criptati. Mi limito a rilevare che la scrittura di questo autore è assolutamente unica e meritevole di analisi ben più approfondita.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I racconti di Buzzati
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Grazie Scavadentro1 Una recensione intelligente ed utilissima. Il grande Landolfi è stato davvero ingiustamente dimenticato. Dovrei dedicargli pagine su pagine.E , come noti giustamente , nel campo della letteratura umoristica , A. Campanile è caduto nell'oblio: io ricordo ancora quando, da ragazzina, leggevo sorridendo di gusto, su un noto settimanale le sue "tempeste in un bicchier d'acqua" e certi articoli brevi di un umorismo elegante e corrosivo. Grazie ancora!
Ciao Diego. Bel commento. Conosco solo "Racconto d'inverno" (?) dell'autore. breve romanzo piuttosto originale e interessante.
Ho letto da non troppo "Ombre", una raccolta di racconti e pezzi giornalistici. Autore originale, dalla scrittura molto raffinata.
In risposta ad un precedente commento
Scavadentro
20 Agosto, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Matelda grazie per le belle parole.
Di Campanile consiglio "Agosto moglie mia non ti conosco" e "Il povero Piero", due capolavori.
Buona lettura
In risposta ad un precedente commento
Scavadentro
20 Agosto, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Emilio.
Di Landolfi ti consiglio "LA BIERE DU PECHEUR" traducibile come "la birra del pescatore" o "la bara del peccatore".
Grazie buona lettura
In risposta ad un precedente commento
Scavadentro
20 Agosto, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie per la tua attenzione
Di Landolfi ti consiglio "LA BIERE DU PECHEUR" traducibile come "la birra del pescatore" o "la bara del peccatore".
Grazie buona lettura
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

A schiovere
Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi
Un buon posto in cui fermarsi
Finché divorzio non vi separi
La guerra privata di Samuele
Spizzichi e bocconi
La coscienza di Montalbano
Tre cene
Chiaroscuro
Angeli e carnefici
Sei casi al BarLume
A grandezza naturale
Il libro dei mostri
Le ragazze sono partite
Come una storia d'amore
Le piccole virtù