Dettagli Recensione

 
Alla fine resta l'amore
 
Alla fine resta l'amore 2013-02-14 11:37:09 Amy Pollicino
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Amy Pollicino    14 Febbraio, 2013

Oltre il limite che la coscienza consente

Del racconto teso, drammatico, spietato e tenero al tempo dell'autrice di "Alla fine resta l'amore" colpisce soprattutto Il coraggio di oltrepassare il limite che la coscienza impone nell' evitamento del dolore. Claudia Mehler, madre di S., bambina di sette anni abusata da un bidello, nell'ignavia colpevole di una intera comunità', riesce a raccontare l'istante in cui la sua mente, e il pensiero si bloccano, come in un blackout. Perché la verità da prendere in considerazione e di cui assumersi la responsabilità è troppo forte, e incide come con un coltello, segni che difficilmente potranno essere cancellati. Ma Claudia affronta l'onda di dolore e spaesamento, la solitudine che condivide solo con L. suo marito e padre amorevole di S., e si situa dalla parte di sua figlia. Non l'abbandona. E con lei affronta il dolore e la sua elaborazione. E infine la guarigione da una vicenda terribile. Claudia entra nella zona d'ombra abitata da chi non è creduto. Da chi mente perché "è bugiardello" e non ha diritto di parola e giustizia. Come i bambini e le donne. L'evitamento della verità, e del dolore conseguente che permetterebbe di ricostruire la realtà e dare un nome alle cose, è quanto Claudia ed L. trovano nel loro percorso. La scuola, la maestra, i genitori dei compagni di S., gli amici stessi, preferiscono agire un comodo azzeramento dell'accaduto. Per non cambiare in nulla l'andamento passivo delle loro vite. Così la vittima subisce un secondo e forse più grave danno. La messa in dubbio della sua credibilità e della sua stessa identità. Per fortuna ci sono anche le persone per bene, tutte quelle che hanno creduto a S. e ai suoi genitori, e si sono battute purtroppo inutilmente insieme a loro. Quando ci si trova scaraventati in un mondo che s'identifica più con l'aggressore che con la vittima, l'unica cosa che resta da fare per resistere è raccontare. Scrivere la storia senza paura di andare fino in fondo. Sopportandone il costo. Il risultato è una narrazione che non si può abbandonare, e che obbliga a tenere gli occhi bene aperti dalla prima all'ultima pagina.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Zigulì di Massimiliano Verga
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

petra
14 Febbraio, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Un commento delicato ma sentito per un argomento terribile, che non può lasciare indifferenti....Grazie della segnalazione.
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
15 Febbraio, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Che tristezza...essere sinceri e non essere creduti...
Grazie...
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.8 (3)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Il mantello dell'invisibilità
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Se solo tu mi toccassi il cuore
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Parole nascoste
Il fuoco che ti porti dentro
Dare la vita
Come d'aria
Tempesta
Vecchiaccia
Stirpe e vergogna
Proust e gli altri
Una persona alla volta
I due palazzi
Scottature
Al giardino ancora non l'ho detto
Il lato fresco del cuscino
Senza
Il carcere
Sempre tornare