Perché proprio a me?
Saggistica
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a me proprio non è piaciuto
Io ho un tumore al seno con metastasi epatica e ossea, ho due figli (uno di 4 anni e uno di 20 mesi), mi hanno regalato questo libro non so nemmeno perchè dato che non ho bisogno di essere tirata su, sto affrontando la malattia, anzi, la guarigione dato che sono convinta che ce la farò in modo splendido, non mi sento triste e do coraggio a chi mi è vicino (faccio Chemio già dal primo aprile e ho il Port quindi so di cosa parlo e non sono nemmeno a metà strada).
Non ho trovato che questo libro riesca a trasmettere il modo giusto di affrontare questa malattia, Melania piange dall'inizio alla fine e si lamenta delle cose più banali, addirittura dei compagni di Chemio che parlano fra di loro della malattia, ma lei chi si crede di essere? Si è fatta mettere da sola a fare la Chemio e si lamenta di sentire gli altri che la fanno mentre parlano, ma cosa c'è di male? Di cosa a paura?
Piange durante la Chemio, piange perchè perde i capelli e li vede cadere nel piatto, ma io dico: sai che doveva succedere dato che ripeti in tutto il libro che per 10 anni hai lavorato in un reparto di oncologia, tagliali 'sti capelli, non aspettare che cadano! Veramente una pittima......
Parlando con una ragazza in terapia con me, perchè io ci parlo con gli altri malati oncologici, forse perchè non ho le amiche famose che vengono a trovarmi come Melania (e che palle!) mi ha detto che anche lei lo aveva iniziato ma che l'aveva subito avvilita per cui non è riuscita a finirlo......in effetti io l'ho finito solo per curiosità e poi non mi piace lasciare i libri a metà comunque non lo consiglio a nessuno, piuttosto consiglio VIVERE di Eva Maria Sanders,un libro veramente positivo!
Poi ho trovato di uno squallore infinito il fatto che nel libro abbia fatto l'elenco delle sue amiche e conoscenti classificando le loro reazioni al suo tumore, ripeto: chi è Melania Rizzoli? Dio in terra? Come si permette di classificare le emozioni degli altri? Boh......certo non comprerò altri suoi libri, già questo era scritto con un carattere grande per riuscire a riempire le pagine, cosa avrà da dire nel secondo libro? Spero cose più positive.....
Del resto il titolo è già tutto un programma: perchè proprio a me? E io dico: perchè non a te?
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Bellissimo, vero, ti aiuta
A me e' piaciuto tantissimo (e l'ho letto in 3 giorni), perche'"ti prende la storia", e' chiaro e approfondito, scritto bene, a capitoli brevi, trattanti argomenti specifici. Sintetizza, riuscendo comunque a rendere in tutta la loro completezza, i sentimenti (la paura, lo sconforto, ma anche l'affetto, la solidarieta'...),i comportamenti, i luoghi comuni...tutti gli aspetti della vita che ti riguardano quando , tuo malgrado, diventi un paziente grave. Dall'atteggiamento della gente(l'amico che soffre e capisce, il conoscente che e' solo curioso...), lo spavento e il non saper cosa fare dei familiari, "l'utilita'" delle polizze assicurative.........., tutto e' presentato in forma narrativa ma chiara e precisa. Essendo anche medico, capisce molto di piu': riguardo ai farmaci somministrati , agli effetti collaterali degli stessi, ai ragionamenti e all'approccio degli specialisti nei confronti dei pazienti.E' un libro che serve a ricordare che non sei l'unico paziente, che ti ricorda cosa hai passato, che ti fa comprendere maggiormente il valore della vita. Rivedi chi ti ha saputo stare accanto, chi non ha voluto o potuto farlo, chi "e' scappato", chi non ha capito, chi ha sbagliato. E' un libro da consigliare a tutti, non solo ai malati (durante o dopo la malattia), ma anche a chi li conosce e gli sta in vari modi vicino, e perfino a chi non e' mai stato colpito, e magari per fortuna mai lo sara' , dal tumore, suo o dei suoi cari. Insegna a vivere; io mi sono riconosciuta, ringrazio e mi complimento con l'autrice, che e' anche molto altruista (dalle coperte donate ai pazienti "che verranno dopo di lei", al suo impegno civile e politico, manifestato combattendo con la burocrazia e la legislatura ancora imperfette, scrivendo ai giornali, parlando e facendo sapere, proponendo...e ora attraverso la sua nuova attivita' di politico!) Complimenti e in bocca al lupo anche per questo!!! Ginger
P.S.: Io ho avuto un raro e grave linfoma NH, curato con chemioterapia e radioterapia circa 8 anni fa. Non ho fatto l'autotrapianto. Oggi sto bene, e ho anche avuto una figlia 14 mesi fa. Il futuro e' una grande avventura....
P.S.2:Ribadisco comunque che la mia opinione e' che questo libro sia per tutti, non "per malati". Io l'ho conosciuto dopo aver ascoltato l'intervista dell'autrice all'"Italia allo specchio", su rai 2. E' bello che trasmissioni del genere trattino argomenti di cosi' ampia portata, e non parlino solo di tendenze, moda e costume. Anche il dolore fa parte della vita, ma poi passa e la vita e' piu' bella di prima! Ciao Melania
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perche propio a me?
l'ho letto in tre round, direi che ti fa ansimare spesso,ma tanto sai che il finale è felice e allora leggi spedita e sei serena perchè speri che anche le tue vicende trovino gli stessi risvolti!Mi è stato difficile chiuderlo e poi riaprilo dinuovo, riaddentrarmi nell'argomento,poichè vivo (non da moglie ma da fidanzata) la stessa vicenda e riscontro molte delle situazioni riportate dalla protagonista,in merito a tutto cio che ti fa vivere sia direttamente (per quanto io da sana possa comprendere) che indirettamente la malattia.Come dice lei le donne parlano al plurale e io dico che siamo ancora appena all'inizio del cammino verso le staminali, l'abbiamo battuto sul tempo almeno...grazie per il coraggio trasmesso da questa lettura:forte e senza patetismi (che non aiutano in questi casi) sicuramente!
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Una lettura di speranza
Ho conosciuto Melania De Nichilo quando era ragazzina (per me era un'amica)e ai miei occhi è sempre stata una persona aperta e solare e non ho mai avuto dubbi sul risultato dei suoi studi scelti per vocazione e passione. Leggendo il suo libro (da ex amica) sono stata molto male per le paure e le sofferenze che ha sopportato, descritte minuziosamente, e per le vicissitudini sue e della sua famiglia d'origine. Razionalemnte il suo è un racconto scorrevole diretto e comprensibile che sicuramente può confortare chi deve passare o ha già passato un calvario simile e che restituisce un po' di fiducia sull'efficenza della sanità italiana ( anche se lei, obbiettivamente, da medico, resta una privilegiata)
Da questa sua rinascita, anche in qualità di politico, spero riesca a dare concretezza a quanto auspica in campo sanitario: lo auguro di cuore a lei e a tutti noi.
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Effetto "random"
Certo che dopo di avere letto la presentazione editoriale di questo libro, si può fare a meno di leggere le belle pagine che l'autrice ha scritto per rispondere alla domanda che si pone e che tutti noi ci poniamo di fronte a quello che ci accade giorno per giorno.
Anzi, si potrebbe fare addirittura di più: proporre la lettura del libro a chi ha letto un altro libro che si occupa dell'aldilà, presente anch'esso su Qforum: "Appunti per l'aldilà".
Tutto questo per dire che "l'aldilà" può attendere. Ma, per dare una risposta ancora più pregnante e sensata alla domanda che pone questo libro, potremmo rispondere, laicamente, che le cose capitano, come capitano, a me, a te o a chiunque altro, soltanto perchè è l'effetto "random" al quale gli umani sono legati.
Non è possibile dare una spiegazione o una ragione del "male" e del perchè lo stesso capita a me o a te che leggi. Tutto sta scritto nel disegno, divino o laico, dell'aldilà.
Resta, comunque, da dare ragione della volontà di chi si trova ad affrontare la sfida e sa vincerla alla meglio. E' il caso dell'autrice di questo libro che ne ha fatto una ragione, a buon ragione, appunto, per farlo conoscere anche agli altri.
Un buon libro da leggere e consigliare per rimandare il più tardi possibile l'entrata nell'aldilà.