Narrativa italiana Fantasy La clessidra di Aldibah. La ragazza drago
 

La clessidra di Aldibah. La ragazza drago La clessidra di Aldibah. La ragazza drago

La clessidra di Aldibah. La ragazza drago

Letteratura italiana

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Non c’è tregua per Sofia, giovane erede dell’ultimo dei draghi e unica speranza contro Nidhoggr, la feroce viverna nata per distruggere l’equilibrio del mondo. La battaglia per la conquista del Frutto di Eltaninn si è appena conclusa, ma il nemico è sempre in agguato: qualcosa di terribile è accaduto in una città lontana, un evento così infausto da offuscare il potere della Gemma dell’Albero del Mondo, custodita nelle segrete della casa di Sofia. Sofia e i suoi compagni di viaggio dovranno partire per Monaco di Baviera, la città in cui si annida la minaccia e al tempo stesso si cela la chiave per annientarla, combattendo una lotta contro il tempo per evitare il trionfo definitivo di Nidhoggr.



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La clessidra di Aldibah. La ragazza drago 2011-09-14 17:22:33 piero70
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piero70 Opinione inserita da piero70    14 Settembre, 2011
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ad maiora

Ero indeciso se recensirlo o no.
Rischio di ripetere le stesse cose dette dette per i precedenti libri.
Comunque...
Si fa finalmente sul serio.
La squadra dei draconiani è al completo e si cominciano a menare le mani in modo convincente e si contano le prime perdite, più o meno dolorose.
Quindi diciamo che la questione si fa più avvincente senza dubbio.
Ma non riesco a scrollarmi di dosso un senso di incompiutezza. Di "vorrei ma non riesco", o "non posso"?
Certi passaggi, certi capitoli sono veramente avvincenti ma poi all'improvviso la cosa si spegne. Come se avesse perso l'ispirazione.
Bah. Parlo per esempio della questione del viaggio nel tempo.
I viaggi nel tempo sono una cosa spinosa da trattare nei romanzi. Si rischia di perdere la bussola.
Ci vogliono palle cubiche. E la Troisi ha dimostrato di non averle.
Ed è pure astrofisica. Ci sono situazioni assurde nel romanzo che non possono essere spiegate come ha fatto lei.
La "lei" del futuro e quella del passato che si incontrano e convivono tranquillamente? Ma quando mai? Per non parlare di un altro avvenimento (non vi svelo quale per non rovinarvi l'attesa) che dovrebbe sconvolgere l'esistenza di tutti i protagonisti una volta accaduto, ma le cui risibili conseguenze invece, vengono spiegate con la creazione di una dimensione parallela.
Le consiglierei un piccolo stage presso la Rowling o John Stephens per capire cosa vuol dire trattare un viaggio nel tempo con annessi paradossi.
Per il resto, mi comprerò il quarto e ultimo volume ormai.
Sono curioso di vedere come va a a finire purtroppo!
Sperando che si risollevi con un finale mozzafiato.
Ribadisco i miei giudizi precedenti. Se non vi aspettate troppo, leggetelo!

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La clessidra di Aldibah. La ragazza drago 2011-08-18 10:22:45 Rowan
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Rowan Opinione inserita da Rowan    18 Agosto, 2011
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O_O

Ecco che ritroviamo Sofia, Lidja e il professore, in questo terzo e banalissimo libro.
Che dire? Ho odiato il primo, ma l’ho finito.. ho comprato il secondo, nella speranza che migliorasse, e ho odiato anche quello.. perché ho comprato il terzo? Non me lo chiedete, per carità..
Speravo di poter leggere di una “nuova” Sofia, una che non si sarebbe fatta spiaccicare come uno straccio, per poi ringraziare pure, e invece la povera piccola Sofia è sempre la stessa. Quante volte, ma quante volte, in queste estenuanti 260 pagine, avrei voluto ficcare le mani nel libro, afferrare Sofia, la dolce Sofia, per il collo, e strangolarla a morte. Fosse per me sarei già alleata a Nighoggr, anche solo per poter fare secca Sofia.
No, dai.. so cosa pensate, mentre leggete la mia recensione: “Ma non può essere così male questa Sofia, dai..”
Se lo state davvero pensando allora vi smonto immediatamente. Oltre ad essere odiosa, indecisa, fifona e titubante, la piccola Sofia ha paura dei Tokio Hotel!
Cosa dite? Oh, no no. Non avete capito male. Bill, quel ragazzetto magro magro.. alla piccola Sofia fa paura. Che cosa farà allora quando dovrà combattere contro Nidhoggr? Probabilmente le verrà un tale attacco di cuore che neanche lo staff del Dottor House sarebbe capace di rianimarla.
Bip. Bip. Bip. Bip.
“La stiamo perdendo..”
Bip. Bip. Bip..
“Non ce la farà..”
Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip.
“È morta. Ehi, ragazzi, andiamo a prenderci un frullato?”

Ma sì, lasciatela lì, va! Badate solo di toglierla dal corridoio, che House potrebbe inciamparci con il bastone. Ok, seriamente. Il libro è noioso fino alla morte. Che cosa succede? Ehm.. nulla! E mancano ancora due libri, mi viene il mal di testa solo a pensarci. Non è successo niente nel primo, niente nel secondo, ovviamente il terzo non poteva essere pieno di colpi di scena, altrimenti il cambio di stile sarebbe stato troppo -.-“
Una cosa che mi ha lasciata piuttosto perplessa è stata questa: “Ma c’era anche qualcosa di oscuro in quel luogo, qualcosa che le faceva tremare i polsi.”
Sarò solo io, ma i polsi che tremano non li avevo mai letti da nessuna parte. Le mani che tremano va bene, le ginocchia, le gambe.. mah, i polsi però.. o.O”
La sola cosa che succede in questo libro è la cattura di Nida. Tre Draconiani, e due Guardiani non ci erano arrivati, chissà perché -.-“ è dovuto arrivare Fabio, e proporre di rapire Nida. Il rapimento? Misterioso, pieno di sospance e combattimenti.. ops, no, scusate.

Sofia e Lidja seguono Nida nella sua casa, entrano di soppiatto, e quando dorme le gettano addosso una rete magica. Ecco, finito. Oh, certo, dopo aver fatto tutto questo stressante e pesantissimo lavoro Sofia si rende conto che era stato più faticoso del previsto O_O
Entrare in una casa e buttare una rete addosso ad una persona addormentata? Eh, certo.

La sola cosa che si salva sono le 10 pagine finali. Stranamente, ho apprezzato. Forse perché ero contenta di finirlo? Molto probabile.

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