Il cavaliere d'inverno Il cavaliere d'inverno Hot

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Massimo80 Opinione inserita da Massimo80    24 Agosto, 2017
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Non solo romanzo storico, purtroppo

Chi vuole leggere una rarissima opinione maschile su questo romanzo?
Allora, non era propriamente quello che mi aspettavo, ma io, volpone quale sono, me ne sono accorto solo nella seconda parte, che obiettivamente si perde troppo in inutili e particolareggiati incontri amorosi (inutili ai fini della trama, ci mancherebbe) per la gioia delle spiaggiatissime lettrici di Harmony.
La prima metà al contrario è piacevole per via di una ben confezionata atmosfera di crescente tensione: quiete apparente, ma si sa che qualcosa di brutto sta per succedere.

I fatti legati all'assedio di Leningrado, che è poi il tema che mi ha spinto a leggere questo libro, sono rappresentati molto verosimilmente, con riferimenti puttosto precisi ad avvenimenti e luoghi reali e spunti tratti dall'esperienza diretta dei parenti dell'autrice stessa.

Ultima nota, i personaggi. I due protagonisti sono di quanto più banale e prevedibile si possa concepire: fragile, generosa ed amorevole lei, forte, irruente e coraggioso lui. L'insistere su queste caratterestiche tramite descrizioni ed aneddoti crea un certo disagio.

In sintesi, l'avrei apprezzato maggiormente se vi avessi trovato un po' più di conflitto tra Armata Rossa e Nazisti e meno petti villosi stretti a seni palpitanti.

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Vania Russo Opinione inserita da Vania Russo    09 Aprile, 2017
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Guerra SENZA pace

Per chi ama la letteratura russa, potrebbe essere un romanzo interessante, specie nelle sue prime 300 pagine (e sono ben 700 pagine, non bazzecole); nelle prime 300 e poco più, il ritmo, infatti, somiglia molto a un Guerra e Pace ri-datato Anche Lev Tolstoj racconta la saga di famiglie russe, sebbene in altro periodo: qui siamo nel 1941 (il romanzo inizia il 22 giugno del '41 con l'avanzata dei Tedeschi sul fronte russo), Guerra e Pace, invece si ambienta ai tempi della campagna napoleonica in Russia (1812).
Hitler e Napoleone.
Due assalti alla Russia.
La saga di famiglie.
Sono elementi molto interessanti che si ripetono in qualche modo nei due romanzi. Ma Tolstoj è Tolstoj e la Simons, ahimé, non è esattamente Tolstoj.
L'elemento storico, con l'assedio di Leningrado assolutamente ben rievocato dalla scrittrice che più che alle armi e alle strategie riporta la fame, il freddo, i patimenti di una popolazione allo stremo, eppure orgogliosamente ancora "russa", è un aspetto letterariamente importante di questo libro, lo caratterizza e ne alza il livello, che altrimenti, duole dirlo, non sarebbe lo stesso.
E torniamo al punto nodale: Simons non è Tolstoj e imbarcarsi in un romanzo storico di 700 pagine non è un'impresa semplice, a meno di non utilizzare personaggi eccezionali, stile ineccepibile e talento fuori misura. La Simons non avrebbe potuto reggere la lunghezza del suo lavoro senza "cedere" a qualche "mezzuccio" commerciale, consumistico, molto poco sovietico, si potrebbe osare.
I due protagonisti della storia, Alexander e Tatiana, sono interessanti, deliziosa lei, ingenua e buona fino alla stupidità; audace e coraggioso lui quando si tratta di affrontare soldati tedeschi, un po' meno quando si tratta di affrontare la sua "vera" fidanzata per dedicarsi esclusivamente a Tatiana.
L'incontro tra i due alla fermata dell'autobus è forse il momento "romanticamente" più alto di tutto il libro: ma mano a mano che la storia si evolve (e le pagine aumentano) l'autrice è costretta (ecco il mezzuccio) a inserire delle scene piccanti, talvolta perfino ridicole, per riagganciare il lettore. Nel Libro Secondo, La Porta d'Oro, scadiamo nel romanzetto da ombrellone, pornografia da manga erotico e chi più ne ha più ne metta. La verità è che il romanzo è troppo lungo, su una storia tutto sommato piuttosto banale, che regge nella prima parte solo perché lo sfondo storico è ben dipinto. Nella seconda parte non regge e basta.
Sembra di leggere due libri intrecciati e si finisce per cercare continuamente quello scritto meglio dei due e non sempre è la parte dedicata ai protagonisti. Un libro interessante, poteva essere un esempio di letteratura in un'editoria inquinata dal marketing, invece è un esempio di romanzo commerciale, camuffato da romanzo storico all'ombra di Tolstoj e del Cavaliere di Bronzo.
Il voto 3 vale solo per la prima parte del romanzo, la seconda parte meriterebbe i numeri negativi.

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Guerra e Pace.
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Francesca2213 Opinione inserita da Francesca2213    24 Ottobre, 2015
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La lettrice distratta

Un libro pieno,pieno di amore,di sofferenza,di felicità,ma non quel tipo di felicità che si ha quando aspetti la pizza e vedi il cameriere che viene verso di te,felicità vera,vissuta così come ogni singolo dolore dei protagonisti.


Tatiana è una ragazza ingenua,diciamo che i suoi parenti vogliono farla crescere dentro una bolla,non sa cosa sia il sesso o a cosa serva il membro maschile,per farvi un esempio. Ma nonostante questo Tatiana è molto,molto matura,molto di più della sorella Dasha che pensa solo a divertirsi e a stare a letto. Tatiana e Dasha sono gli opposti,nonostante sono sorelle,la somiglianza caratteriale tra le due è assente! Tatiana è una gemella e suo fratello si chiama Pasha (originalità nei nomi pari a 0). Pasha ha 17 anni come Tatiana e quando alla radio viene annunciata la guerra viene mandato in un campo,dove secondo suo padre la guerra non arriverà! Tutta la sua famiglia abita in una casa condivisa dove hanno delle stanze a disposizione e Tatiana dorme ogni notte con Dasha.

Noi seguiamo le vicende di Tatiana alle prese con il senso di colpa,il primo amore,la prima difficoltà della sua vita. Ha finalmente rotto questa bolla ed è uscita raggiante più che mai. Ama la vita,vuole vivere e farà di tutto per sopravvivere a questa stupida guerra.
Non avevo mai letto niente di simile,nonostante io legga molti libri storici,essendo,questa categoria,una delle mie preferite. Vedere il punto di vista di una civile alle prese con la fame,le malattie e la morte e il punto di vista di un uomo di stato,un comandante dell’Armata Rossa, Alexander alle prese con la guerra,con le battaglie ed entrambi alle prese con il loro amore tormentato.


Tatiana e Alexander rappresentano la speranza,la speranza per qualcosa di nuovo,qualcosa di vero. Nonostante il loro amore non sia rose e fiori,nonostante sia fatto di scelte difficile per loro e per gli altri,il loro amore sopravvive a tutto,perchè l’amore è sempre più forte!

Andiamo alla parte tecnica del libro. Il linguaggio molto semplice,tranne per i nomi,perchè essendo russi ho fatto fatica a leggerli,ma questo non blocca la lettura. Il libro fino a più che metà è molto incalzante,poi il ritmo rallenta molto,a mio parere,e alla fine diventa un pò noioso,per poi riprendersi nelle ultime 50 pagine che ti lasciano con il fiato sospeso,finchè non finisci di leggerlo. Non è un libro casto,cioè ci sono scene di sesso esplicito,quindi se questa cosa vi disturba vi troverete o a saltare delle pagine o ad essere un pò infastiditi,ma le scene non sono così tante.

Questo libro parla di amore,parla di guerra.E’ la storia di due ragazzi che fanno di tutto per amarsi,per stare insieme in un mondo che va in frantumi.

Lo consiglio a chi ama il genere storico e le storie d’amore con un pò di azione e ansia :)

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RansieLaStrega Opinione inserita da RansieLaStrega    03 Mag, 2015
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Romanzo storico:10, Romanzo d'Amore:scaduto.

Chi esulta per 50 sfumature di Grigio, non ha letto "il cavaliere d'inverno". Comprato per caso, al tempo delle lire e letto solo 9 anni più tardi, questo libro è stata una bella scoperta, si presenta come un romanzo storico, si parla del periodo in cui Leningrado viene rasata al suolo dalle truppe tedesche; la seconda guerra mondiale sta mettendo in ginocchio tutta l'Europa e, la nostra protagonista Tatiana, vive con la sua numerosissima famiglia, in un appartamento disastrato della città. Via via che la guerra avanza, la situazione di vita va peggiorando... Intanto prima di questo triste scenario, Tatiana fa la conoscenza di Alexander; un ufficiale dell'armata rossa che s'innamora perdutamente della ragazzina che è in lei e farà di tutto per averla con se, nonostante i molteplici ostacoli della guerra ma soprattutto della famiglia, infatti la sorella è innamorata di lui. La storia è un susseguirsi di eventi e di momenti di disperazione...morte e pentimenti. Ci sono momenti molto piccanti che però rasentano quasi il ridicolo facendo arrivare questo romanzo quasi alla pari di un Harmony. L'idea è buona, la narrazione lo è altrettanto, peccato che è un libro alla quale l'autrice ha voluto dedicare dei seguiti, credo che sia una lettura che doveva finire al "cavaliere d'Inverno". Il seguito "Tatiana ed Alexander" e "Il giardino D'Estate" non sono proprio all'altezza.

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BeaBonheur Opinione inserita da BeaBonheur    26 Gennaio, 2015
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più forte dell'amore

In questa mia recensione non intendo dilungarmi sulla storia e sulla trama di questo romanzo, già largamente trattate da altri utenti. Vorrei piuttosto parlare a tutti voi della mia personale passionale esperienza.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, la mole mi spaventava in realtà. Eppure in pochi giorni ho concluso entrambi i primi due romanzi della trilogia, e vi assicuro..non avrei voluto che il tempo me ne avesse concesso così poco.
Mi è difficile parlare di questo romanzo perché il coinvolgimento emotivo che mi ha creato non è perfettamente descrivibile in parole. Proverò a parlare coi fatti allora: la storia non mi ha lasciato un secondo in questi giorni. Di giorno non faccio che pensare a questo racconto e di notte mi sveglio e sento riecheggiare nella mente fatti e sentimenti letti.
La carica affettiva ed il coinvolgimento che ho sentito, e che continuo ancora a provare nonostante abbia concluso la lettura, non irripetibili ed unici.
Questo romanzo mi ha catturata, mi ha sconvolto, intrappolato e ancora non intende lasciare la mia mente ed il cuore. Mi ha commosso, mi ha straziato, mi ha fatto disperare ed affannare.. come se Tatiana fossi io.
Non avevo mai provato nulla di simile durante una lettura, eppure io sono un'accanitissima lettrice da una vita.
E' mai successo anche a voi?
Come posso cominciare un'altra lettura se sono ancora pervasa da questa passione tormentata? L'unica è ..aspettare. Aspettare che pian piano questa storia allenti la sua presa sulla mia mente, perché ora non riuscirei a dare la mia piena attenzione ad una narrazione che non sia quella di Tatia e Shura.
Avrete di certo compreso ciò che penso di questo romanzo: è una tragedia, una passione infinita come il tempo e grande come ogni amore che non può essere immaginato.
Libro meraviglioso, intenso, commovente, forte, drammatico, profondo.

Tatiana e Alexander difficilmente abbandoneranno il mio cuore e la mia passione di lettrice, né la mia mente sognatrice. Sono certa che mi faranno compagnia per molto tempo.

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ALI77 Opinione inserita da ALI77    28 Dicembre, 2014
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UN’OCCASIONE MANCATA

*ATTENZIONE CONTIENE SPOILER*
Questo romanzo ha qualcosa di particolare che non riesco a spiegare, mi ha emozionata ma allo stesso tempo mi ha anche delusa.
Si delusione, non avete capito male, questa è la parola giusta per descrivere quello che ho sentito almeno per una buona parte del libro.
Siamo nella Russia durante la seconda guerra mondiale e in questo periodo si snoda la storia tra Alexander, soldato dell’Armata Rossa e Tatiana una ragazza di diciassette anni.
Tra i due scocca il classico colpo di fulmine, ma il loro rapporto amoroso è ostacolato oltre che dalla guerra, dalla sorella di lei ,Dasha, che è già innamorata da tempo di Alexander.
Oltre alla storia d’amore che è importante ma che non mi ha entusiasmato, mi ha colpito molto la ricostruzione storica dettagliata, approfondita e ben sviluppata.
Ho sofferto con Tatiana e con la sua famiglia,per la fame, il freddo, la paura delle bombe, e l’incertezza del futuro.
Tania è una ragazza molto coraggiosa, una piccola donna che si affaccia al futuro sempre con il sorriso, che non si dà mai per vinta, che lotta per sopravvivere. E’ molto matura per la sua età, affronta questo brutto periodo con forza e determinazione, anche quando è stremata, stanca e affamata pensa sempre agli altri prima che a se stessa.
Alexander, è un soldato molto serio e ligio al rispetto del suo ruolo nell’esercito, ama alla follia Tatiana e cerca di proteggerla e di aiutarla come può, la ama molto ma si deve scontrare con delle difficoltà legate al periodo storico e al fatto che è fidanzato con la sorella.
Il romanzo è diviso in due libri e ognuno di esso in due parti, la prima e seconda parte del libro chiamato “Leningrado” mi ha veramente emozionato fino ad arrivare a commuovermi per quello che era successo.
Poi nella parte “La porta d’oro”, a mio avviso il libro cambia registro e sembra di leggere qualcosa di totalmente estraneo rispetto a quello che c’era prima.
Non mi è affatto piaciuta e l’ho trovato esagerata la descrizione dei rapporti intimi che avvengono tra Tatiana e Alexander, oltre che essere veramente noiosi, li ho trovati superficiali e inutili per il racconto della storia.
Lo so, lo so già cosa mi diranno quelle persone che invece amano alla follia questo libro, che la parte erotica è importante e lo arricchisce.
Io non sono d’accordo le varie scene d’amore sono ripetitive, dettagliate fin troppo e frivole, perché bruciare così un romanzo ben scritto, dal punto di vista storico, accurato e anche con una trama interessante?
Forse è un mio limite non riuscire a dare una valutazione senza tenere conto che tutta la parte terza non mi ha trasmesso nulla e addirittura se fosse stato per me l’avrei tagliata completamente.
Credevo e mi sbagliavo che fossi di fronte a un romanzo storico che avesse al centro una storia d’amore ma mi rendo conto che questo non è altro che un romance che ha come sfondo la seconda guerra mondiale.
Avrei preferito che l’autrice avesse continuato a scrivere la storia come nella prima e seconda parte, dove le difficoltà delle guerre non erano affatto noiose o prolisse ma le ha descritte talmente bene che si leggevano con facilità e sembrava che anch’io fossi lì con Tatiana a soffrire con lei.
Che valutazione fare?
Da un lato abbiamo la descrizione della devastazione e della sofferenza che provoca la guerra, il senso di vuoto che circonda le persone, dove il cielo non diventa mai sereno e pieno di luce ma è sempre buio e triste,dove non si riesce a trovare una via d’uscita per sopravvivere alle molte difficoltà che si devono affrontare. In questo mi sono molto emozionata e commossa.
Dall’altra parte una storia d’amore dove però non mi sono affezionata ai personaggi in particolare Alexander non mi ha convinto del tutto, non mi è affatto piaciuto il fatto che tenesse il piede in due staffe.
A mio avviso non è paragonabile a Tatiana, non ha nulla della sua forza, bontà e lealtà.
Mi dispiace veramente ho cercato di superare la barriera che mi sono trovata davanti forse per un mio pregiudizio personale, ma non ci sono riuscita.
La Russia, la guerra, l’amore sono stati per me dei richiami molto importanti per comprare il libro, ma qualcosa non ha funzionato e mi fanno dare un giudizio alquanto discreto.
Avrei voluto che l’emozione che mi aveva trasmesso nelle prime 380 pagine fosse continuata anche dopo, non ricorrendo a frivolezze che a mio avviso non erano necessarie.
Credo che sia un romanzo da consigliare ugualmente, in questo momento probabilmente e anche per il periodo che sto vivendo non riesco ad apprezzare fino in fondo questo libro, forse i miei gusti sono cambiati o chissà forse nella vita si cresce e si vogliono cose diverse.

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Raffa73 Opinione inserita da Raffa73    06 Settembre, 2013
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Una storia d'amore e guerra

Il cavaliere d’inverno non è solo una storia d’amore straordinaria, è anche un romanzo storico in cui l’autrice ricostruisce con straordinaria abilità l’assedio fatto a Leningrado dai tedeschi.
Il romanzo è ambientato nel 1941 quando la radio annuncia l’attacco di Hitler alla Russia.
La protagonista è Tatiana, una ragazzina di 17 anni, figlia della madre Russia comunista, lei come tutti i russi crede nel suo leader, osservando con devozione i precetti imposti come una religione. Nella sua ingenuità, non sospetta minimamente di dover affrontare gli orrori di una guerra spietata, che colpirà non solo l’esercito, ma piegherà per sempre le vite del popolo, decimato dalle bombe, dalla fame e dal gelo.
La Simons descrive con minuzia gli effetti che la guerra ha sulla gente, dove non ci sono regole, non c’è dignità, solo desolazione. Eppure, mentre l’orrore avvolge le strade di Leningrado, ci sono due cuori che palpitano e si proteggono, che sfidano il sistema, che fronteggiano la guerra, si scontrano con un destino che non li vuole insieme, pena la distruzione.
Tatiana incontra in quel famoso giugno del 1941 un ufficiale dell’armata rossa, Alexander Belov. Lei è una ragazzina ingenua e piena di sogni, indossa un vestito bianco con delle rose disegnate. E’ lì, seduta su una panchina e mangia un gelato.
Alexander è un ragazzo forte, con un passato tragico alle spalle, a cui la vita non lascia molto in cui credere. Ma l’incontro con Tatiana risveglierà in lui l’amore che la disillusione aveva spento e combatterà come una furia, solo per lei, per proteggerla, farla vivere.
Questo romanzo è travolgente, ho provato emozioni così forti che facevo fatica a staccarmi dalle sue pagine. Ho amato i due protagonisti, ho vissuto con loro un grande amore, ma ha particolarmente apprezzato il lavoro della scrittrice che ha descritto la vita della russia comunista senza troppi giri di parole. La realtà tragica del tempo ha l'effetto di un pugno nello stomaco, ma è giusto che sia così

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Opinione inserita da erika    09 Agosto, 2013

Alexander eroe mancato!

Sarò breve. Ho iniziato la lettura con grandi, forse troppe aspettative. Ho apprezzato l'ambientazione storica ed è questo l'unico motivo per cui acconsento a concedere un sì quando mi si chiede se consigliarne o meno la lettura. Ottima testimonianza indiretta di un periodo storico agghiacciante. Per ciò che concerne i protagonisti, be'... apprezzabile Tatiana, con il suo pragmatismo e la sua genuinità. Comprensibili seppur poco condivisibili la sua moralità e il suo spirito protettivo nei confronti della famiglia. Ma Alexander! Vi prego... Non si ergerà mai a eroe letterario! La sua è pura e semplice viltà travestita da eroismo! Quando poi arriva la proposta matrimoniale (non dico nei confronti di chi e perché) siamo al paradosso! Davvero assurdo. Lontanissimo da un personaggio di spessore. Non leggerò mai il seguito.

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LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    16 Mag, 2013
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Guerra & Amore: connubio perfetto.

Copertina del libro: sullo sfondo di una notte blu cobalto, rischiarata da lampioni evanescenti, una slitta trainata da un cavallo attraversa una delle piazze principali di Leningrado.
La piazza è ricoperta di neve e vigilata dalla presenza del "Cavaliere di bronzo", la statua eretta da Pietro il Grande, e dall'imponente facciata della cattedrale di Sant'Isacco.
Guardando l'immagine ho quasi percepito il freddo di quella notte russa. "Affascinante!" Mi sono detta.
Scorro la quarta di copertina: la storia merita.
Ed eccomi catapultata.
Leningrado,estate 1941.
Una ragazza dai lunghi capelli biondi scompigliati dal vento e dall'aria indifferente a ciò che la circonda, attende l'arrivo di un autobus.
È stretta in un abitino bianco a fiori rossi inadatto al corpo appena sbocciato di una diciassettenne.
Sta gustando un gelato alla crème brûlé e non sembra essersi accorta che al di là della strada un soldato, in divisa dell'Armata rossa, la guarda estasiato.
Si presentano.
Lei è Tatiana, ha un fratello gemello, Pasha, e una sorella maggiore, Dasha; vive con i famigliari e i nonni paterni in due stanze di un condominio statale messe a disposizione dal regime Stalinista. Lavora in una fabbrica e non conosce la guerra.
Lui è Alexander, un soldato decorato dell'esercito russo. Ha perso entrambi i genitori e ha un passato da dimenticare e nascondere. Lui, invece, la guerra la conosce bene.
I due giovani si innamorano ma Alexander non è libero; è il ragazzo che Dasha sta frequentando da un po' e Tatiana viene a saperlo quando ormai è troppo tardi per tornare indietro.
I due giovani iniziano una relazione tormentata che parte in sordina; all'inizio solo incontri casuali che pian piano diventano veri e propri appuntamenti. Attraverso mille accadimenti sono costretti a rubare momenti e utilizzare sotterfugi fino a costringersi a reprimere i loro forti sentimenti.
La voce gracchiante della radio ha già preannunciato la guerra: Leningrado è assediata dai nazisti.
Sotto cieli di metallo solcati da aerei nemici, attraversando disperazione e sconforto, fame e freddo, morte e distruzione, Tatiana e Alexander trarranno dal loro amore segreto la forza per affrontare l'alba di un nuovo giorno.
Primo romanzo di una trilogia scritta da Paullina Simons a metà tra romanzo storico e romance. La scrittrice racconta due giovani vite, una Leningrado martoriata e un periodo storico cruciale per la storia dell'umanità con notevoli descrizioni sia del contesto bellico che della quotidianità di famiglie che patiscono stenti e perdite, fame e speranze, sottolineate con una sensibilità probabilmente derivante da un'esperienza personale o famigliare vissuta in diretta dall'autrice. Il romanzo è ben scritto e alla base c'è un buon progetto narrativo, circoscritto ma dettagliato ed introspettivo, che avrebbe potuto davvero avere una resa maggiore se non si disperdesse quasi del tutto in alcuni capitoli dove la scrittrice si abbandona a dialoghi infantili e descrizioni di rapporti intimi fin troppo minuziosi e ripetitivi. La trama è intrisa di un sentimentalismo profondo che non ha bisogno di "ghirigori" alla Cinquanta sfumature. Anche se il libro mi è piaciuto e mi ha regalato tutte le emozioni che mi ero prefissa di ricevere, devo stroncarlo (ahimè) attribuendogli solamente 3 stelle. Comunque ne consiglio la lettura e mi auguro di trovare il seguito di pari intensità ma con minori frivolezze.

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Skippy Opinione inserita da Skippy    09 Marzo, 2013
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Il cavaliere di bronzo

Una mia amica mi ha consigliato questa "saga d'amore" e devo dire mi sono ritrovata a divorare questo libro! Un'ambientazione un po' diversa dai soliti romanzi d'amore, questo libro è ambientato all'inizio della seconda guerra mondiale in russia.
Tatiana e Alexander sono i due indiscussi protagonisti, la loro storia d'amore è tormentata e tragica e i continui colpi di scena tengono in sospeso il lettore.
L'autrice inoltre cerca di riportare il più possibile la drammaticità della guerra e le fasi del conflitto mondiale. Ovviamente la Storia non è in primo piano, poiché pur sempre si tratta di un romanzo d'amore, ma comunque la guerra impregna tutto il libro e si cercano di riportare comunque gli eventi principali.
Diciamo che a volte la scrittrice cerca di rendere i discorsi più seri per rendere più consapevole del periodo storico il lettore, ma non ci riesce molto. Infatti in molti punti getta frasi tratte da libri di autori dell'epoca, oppure fa discutere i due protagonisti dell'avanzata di Hitler buttando nomi di città saccheggiate o distrutte, ma così rende solo i discorsi incomprensibili e troppo estraniati dal racconto principale. Diciamo che non riesce ad inserire tutto in modo fluido!
Comunque il libro mi è piaciuto molto; è una lettura leggera e appassionante, molto, molto romantica!

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Romanzi d'amore
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Speachless Opinione inserita da Speachless    27 Dicembre, 2012
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"ti perdonerò tutto Alexander"

questo è un libro che ho sentito mio fin dall'inizio.
sono stata catapultata nella storia senza rendermene conto e non riuscivo a smettere di leggere, presa com'ero dalla curiosità di sapere come sarebbe continuata la storia.
questa non è una storia d'amore come tante, come le solite, come le classiche. qui c'è, a mio parere, qualcosa in più.
questa è la storia di un amore, quello di Alexander e Tatiana, che non sarebbe mai dovuto nascere. amore che va contro ai propri affetti, ai propri ideali e alla propria morale. un amore probabilmente senza un destino, ridotto a estinguersi a causa delle difficoltà a cui Alexander e Tatiana sono chiamati ad affrontare. ma neanche questo è vero.

questo sentimento, come un fiore, nonostante il terreno su cui affondano le sue radici sia sterile e infecondo, cresce ogni giorno di più, e ,al contrario, ogni avversità fa sì che questo ne esca ancora più forte e rigoglioso. Non bastano la guerra e la distruzione che questa porta con se, la fame, l'amore per Dasha,il freddo, la disperazione, l'incertezza del domani, l'incertezza di una vita che non sai dove ti farà andare, in che modo ma soprattutto con chi. ciò che conta è il presente, il qui e adesso. il contare l'uno sull'altro.
è stato tutto ciò che li ha tenuti in vita nonostante il freddo lacerante, la fame e la tristezza di una famiglia che ormai non esiste più, insomma nonostante la Seconda Guerra Mondiale.

leggere tra le righe che a volte è meglio un "qui e adesso", di un "per sempre", che nessuno ha al certezza di vivere.

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moira Opinione inserita da moira    05 Dicembre, 2012
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una storia come poche

questo libro mi è stato regalato da mio zio l'anno scorso, io non l'avevo mai visto e , se devo dirla tutta, non mi ha ispirato molto all'inizio, credevo fosse uno dei soliti romanzetti da nulla, io poi non sono amante dei rimanzi rosa, ma adoro la storia del '900, quindi l'ho letto comunque e fin dalle prime due pagine ne sono rimasta catturata... ho trovato da subito incredibile la storia, ma anche la bravura della Simons e la scorrevolezza delle pagine, che non sentivo neanche tra le dita. di solito non riesco a leggere e a concentrarmi se non c'è silenzio, ma questo libro l'ho letto quasi interamente nel chiasso delle feste natalizie e , una volta finito, sono corsa a prendere Tatiana & Alexander e poi Il giardino d'estate, che ho finito di leggere appena a febbraio. credo che questa storia mi rimarrà nel cuore per sempre, l'ho trovata emozionante e fantasica, credo sia il libro piu bello che abbia mai letto e non credo di trovarne altri capaci di comunicare talmente tanto.

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romanzi sulla guerra e sull'amore e a chi credo nel vero amore
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Opinione inserita da chichi    26 Ottobre, 2012

emozionante

ho trovato questo libro per caso. non ne avevo mai sentito parlare, ho letto qualche recensione positive e mi sono detta perchè no?
e infatti ho fatto bene. questa non è la solita storia, di quelle scontate, lineari, banali.
è una storia che ti prende dal primo incontro tra Tatiana e Alexander, e più ci si addentra nella lettura e più si viene catapultati in quella Russia della seconda guerra mondiale.
le descrizioni della Simons sono accurate e ti entrano dentro, le fai tue. senti la fame straziante, il freddo pungente, la disperazione in una città lacerata da continui bombardamenti tedeschi e senti l'amore di Shura e Tatia, così profondo e allo stesso tempo impossibile che cerca di dare un senso a ciò che fondamentalmente un senso non può averlo.
è un libro profondo, che tratta altrettanto profondamente un periodo storico terribile, pieno di sofferenze.
una volta finito il libro, le sensazioni saranno contrastanti ma sarete felici di averlo letto, perchè una piccola parte rimarrà sempre con voi

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Annette Opinione inserita da Annette    25 Ottobre, 2012
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ME LO HANNO REGALATO AL COMPLEANNO...

Era da più di un anno che questo libro aspettava di essere letto. A casa ho fatto dei lavori di ristrutturazione e la polvere lo avvolgeva conferendogli un'aspetto molto infelice: già la copertina ed il titolo, non dico brutti ma con quel non so che di antico e sicuramente molto "in stile russo", diciamo pure da romanzetto rosa, non mi attirava poi cosi tanto, poi lo spessore... la quantità di pagine... sono ligia ad una promessa ferma: qualsiasi libro io inizi lo devo finire assolutamente, così per rispetto per gli lo ha scritto, e per una ingenua idea che chiunque, in fondo, ha sempre qualcosa da dire... Non sempre le cose stanno così e in effetti qualche libro (regalatomi) ha fatto un'infelice fine dentro qualche cartone oramai umidiccio e nascosto nell'angolo dimenticato della casa...
Ebbene, superati i preamboli passo alle opinioni, ma non senza dirvi cosa ho letto prima di questo libro, tanto per rendere l'atmosfera che mi circondava nei momenti notturni dedicati alla lettura: La cattedrale dell'anticristo di Fabio Delizzos. Bello. Anch'esso letto per caso (nel senso trovato sul comodino di mio cognato e arraffato)
Quindi spolvero il volumetto e parto. Le mie sorelle non vedevano l'ora di sentire un mio commento. E allora "famoglielo".
Tempo impiegato, leggendo quasi tutte le sere per circa 3 quarti d'ora, 3 settimane (circa).
All'inizio ho trovato diverse difficoltà di "invoglio alla lettura" legate alla lentezza della storia che non decollava, o meglio che sembrava arenata nei preamboli. Molto forte tutta la parte della guerra, la fame il freddo etc... la società russa (o meglio di Leningrado) di quel periodo mi viene proposta in una maniera... insolita, insomma diversa da come me la aspettavo: discorsi a volte "profondi e colti" a volte rudi e sempliciotti e mi sorprendo: sti russi degli anni 40 mi sembrano dotati di cultura di base superiore ai loro coetanei di pari profilo in italia... bo. In ogni caso la storia tra i due ragazzi T&A è lenta, ridondante ma in fondo molto calda ed umana. Va bene. Proseguo la lettura e a meta' libro trovo le parti ose'. Non me le aspettavo, resto un po basita. Non sono una bacchettona e un po' mi gusta anche però le trovo eccessive nei particolari. Bo.
Poi, dopo aver scalato picci impervi e disceso a cavallo di un trenino da montagne - per l'appunto - russe, il finale, tristissimo, da puntatazza di soap dove ti buttano li qualche speranza, come un verme da pesce, e tu abbocchi... insomma alla fine ce l'ho fatta. The end. Chiudo.
Che dire, a volte bello, scritto bene, non da saggio ma neanche da romanzetto, però... sapete cosa mi ha ricordato? Australia, il film, che sono riuscita a vedere di recente (siamo in ott 2012!) e che mi ha emozionato ma... insomma stessa cosa... non so che dire di più! Ma ho reso l'idea?
Ciao a tutti.

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libri dove si parla di storie d'amore intense anche se un po' classiche... e a tutti coloro che non hanno proprio idea di quanto è stata assurda la vita durante la 2a guerra mondiale... la fame, il freddo... la morte ovunque.
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Lostris Opinione inserita da Lostris    08 Ottobre, 2012
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GRAZIE PAULLINA SIMONS

Non so nemmeno da dove cominciare....
IO AMO QUESTO LIBRO! Premettendo che non sono una lettrice di romanzetti d'amore senza senso e senza trama ho adorato questo libro soprattutto per la sua descrizione dell'amore...passionale, struggente, doloroso..
Oltre alla parte prettamente sentimentale ho amato la scrittrice perchè mi ha catapultato nella fredda russia in guerra. Leggendolo potevo sentire i morsi della fame, il freddo che congela le ossa, il rumore delle bombe e la disperazione di Tatiana, della sua famiglia e del popolo russo.
I personaggi poi sono tutti dei capolavori:
- Tatiana, che all'inizio infastidisce quasi per la sua innocenza e immaturità, che cresce con la guerra e l'evolversi del suo amore per Alexander;
- Alexander, che pur essendo un uomo innamorato non perde la parte rude che il suo passato e l'esercito hanno reso parte integrante del suo carattere;
- Dimitri, che ho odiato con tutta me stessa dalla prima all'ultima pagina;
- Dasha, che è un personaggio estremamente reale per il suo egoismo e per la sua cecità davanti a cose ovvie;
- Il padre e la madre di Tatiana, entrambi disintegrati sia fisicamente che moralmente dalla guerra;
- I genitori di Alexander, che si sono resi conto troppo tardi dei propri errori e muoiono con la triste consapevolezza che il figlio innocente dovrà subirne le conseguenze.
Inutile dire che ho letto tutti e tre i libri.

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A chi crede nel vero amore e vuole una storia struggente ed appassionante
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Lady Libro Opinione inserita da Lady Libro    28 Aprile, 2012
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Arriva la guastafeste!

Ho letto questo libro circa un anno fa, e fino ad oggi non ho avuto il benchè minimo coraggio di pubblicarne la recensione per paura di essere lapidata dai fan di questo romanzo.
Ci ho provato, giuro che ho provato in ogni modo a farmelo piacere e ad apprezzarlo, ma non ce l'ho proprio fatta. Non del tutto, almeno.
Premetto che io adoro moltissimo i romanzi rosa e quelli rosa-storici, soprattutto quando le passioni sono comiche, oppure tanto intense e profonde, e credevo che avrei amato anche questo libro, ma non è stato così.
Mi spiace rivestire il ruolo della pecora nera in mezzo a così tanti estimatori del "Cavaliere d'inverno", ma mi vedo costretta a spezzare questa lunga catena di recensioni positive.
La cosa più ardua per me è stato leggere le prime cento e passa pagine, dove i protagonisti non fanno altro che camminare e andare avanti e indietro col tram, a piedi, in autobus sparando discorsi banali e poco interessanti, mentre assistiamo perennemente alle infinite e snervanti paturnie mentali di Tatiana in stile "m'ama, non m'ama".
Comunque ho trovato tutto il romanzo in generale un bel mattone terribilmente noioso dove non succede mai niente o succedono sempre le stesse cose, creando un triste e ripetitivo senso di monotonia, e tutto questo mi ha portato a pensare che questi particolari siano stati aggiunti soltanto per allungare il libro e sfornare un polpettone in piena regola.
Un'altra cosa che mi ha delusa è stato il rapporto tra Tatiana e Alexander, che io ho trovato un po'scialbo, distaccato e superficiale sebbene voglia essere una storia d'amore.
Sarà perchè loro sono due ragazzi e io detesto le storie d'amore tra ragazzi, perchè le considero effimere e insincere.
Tuttavia un discorso a sè merita il contesto storico, ben descritto e ricreato, e l'immedesimazione nella vicenda è pressochè totale se non d'obbligo.
Ma ciò che ho veramente odiato con tutta me stessa in questo romanzo è stata Dasha, la sorella di Tatiana: mai visto in tutta la mia vita letteraria un personaggio così superficiale, civettuolo, menefreghista e insensibile nei confronti altrui! Sua sorella e tutta la sua famiglia soffrono come cani e lei cosa fa per tutta risposta? Come una perfetta Oca (sì, con la lettera maiuscola) senza cervello, continua a crogiolarsi nelle sue manie amorose! Più di una volta sarei voluta entrare nel libro, scuoterla per le spalle e dirle: "Ma vedi cosa sta succedendo intorno a te?".
Personalmente non me la sento di consigliarlo. Preferisco di gran lunga i libri in stile "Kathleen Woodiwiss", dove riesco a sentire passione e amore vero, con personaggi ben caratterizzati a cui ci si affeziona.

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Opinione inserita da Angelica    11 Marzo, 2012

Una fiaba insolita

Il titolo rimanda ad una fiaba, a una storia d’amore d’altri tempi, ma il romanzo già dalle prime pagine si rivela essere tutt’altro che questo: non c’è né un castello né un regno fatato governato da un monarca saggio e di buon cuore, ma un vecchio appartamento appena sufficiente per una famiglia di sette persone e un paese costretto in ginocchio dalla guerra. Il principe è un soldato, la principessa è una povera ragazza che, pur intrappolata in un labirinto di fame e di disperazione, rifiuta di separarsi dai gioielli più preziosi che una regina possa indossare: l’amore per il prossimo e l’impossibilità di ferire chi gli sta attorno. Ed è proprio questo che spinge la giovane Tatiana a rinunciare al suo ruolo di principessa e a vestire quello di ancella, preferendo lasciare il principe Alexander alla sua legittima sposa: sua sorella Dasha. E allora Tatiana continua la sua vita sforzandosi di mantenere il suo rapporto con il giovane soldato a un livello di semplice amicizia, senza accorgersi che inevitabilmente il loro legame cresce di giorno in giorno. Mentre vede morire tutti quelli che le stanno attorno e deve lottare per mantenere in vita chi non si è ancora arreso alla guerra, Tatiana ha il suo unico conforto in Alexander, che ha incontrato per caso e di cui si è innamorata senza potersi opporre. Il romanzo, pagina dopo pagina, scorre via, e nonostante non sia una lettura breve quando si arriva all’ultimo paragrafo si ha una sensazione di incompletezza e di perdita. Paullina Simons riesce a intrappolare il lettore in una rete di storie, personaggi e relazioni che rimarranno strettamente intrecciate fino all’epilogo, dove finalmente di scioglieranno e daranno tutte le risposte che avevano lasciato in sospeso.

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libri di storie d’amore tormentate che si svolgono su uno sfondo di disperazione dove l’amore è proprio tutto ciò che rimane e mantiene in vita, ad esempio Via col vento
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alessandra84 Opinione inserita da alessandra84    05 Dicembre, 2011
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il cavaliere d'inverno

è uno dei primi libri che ho letto ambientato in russia e me l'ha fatta scoprire..vedere sotto una luce diversa...mi sono innamorata di questo paese e della sua storia e del suo popolo.... ambientato in un periodo storico caratterizzato da atrocità fame guerra..morte...in mezzo a tutto ciò l'amore sopravvive... anzi è la forza che fa affrontare tutto!!! anche l'inverno più buio in mezzo alla morte al freddo alla solitudine.. l'ho letto qualche mese fa ma mi è rimasto nel cuore!! è sicuramente da leggere!!!

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Opinione inserita da Lara G.    15 Aprile, 2011

Amore Amore Amore

Nonostante l'autrice sia russa, il libro ha uno stile "americano", così come i suoi personaggi e le situazioni anche se localizzate nell'Unione Sovietica della seconda guerra mondiale. Ciò non toglie nulla alla piacevolezza della trama e alla bella storia d'amore tra i due giovani, forse anche troppo bella. Diciamo le cose come stanno: Paullina Simons (che è emigrata negli USA relativamente giovane) non verrà probabilmente mai insignita del premio nobel per la letteratura, però è molto brava nel creare atmosfere e personaggi che entrano fortemente nell'immaginario. Candidamente ammetto di essere rimasta alzata diverse sere fino a tardi per finire di leggerlo.
Il personaggio di Alexander, protagonista indiscusso del romanzo, si può riassumere con una parola: figo. E l'eroina, Tatiana, non è da meno. Un po' stucchevole forse il suo voler essere buona a tutti i costi, un po' falso...ma, si sa, l'eroe è "kaloskagathos", cioè bello e buono, e in questo romanzo con pretesa di epicità i due protagonisti non possono essere da meno.
Il libro ha ormai una decina d'anni, mi stupisco che ancora non ne abbiano tratto un film.

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piccolastellapuntoit Opinione inserita da piccolastellapuntoit    03 Febbraio, 2011
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Struggente

Non so se capita a tutti la sensazione che mi lascia il finire un libro… un senso di, uhm… mancanza. Una specie di vuoto. Una storia che finisce.

Non sono tanti libri che mi lasciano questa sensazione addosso, ma posso dire che dopo così tante pagine e una storia che si può definire semplicemente struggente l’autrice Paullina Simons è entrata a far parte della rosa di scrittrici che mi han rubato il cuore!

Il suo modo di scrivere è meraviglioso, dettagliato ma non noioso, passionale, cruento nelle situazioni critiche (la storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale), i personaggi ben definiti che ti catturano alle prime pagine. Un libro che mi ha fatto vivere tantissime emozioni dall’amore, all’odio, al raccapriccio alla disperazione. Bellissimo

Il sapere che questo è solo il primo di tre mi rincuora perchè so che la storia non è finita!

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Secondo libro: Tatiana & Alexander
Terzo e ultimo libro: Il giardino d'estate
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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    29 Aprile, 2010
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Amore e Guerra.

Splendido! E' un romanzo che vi entrerà nel cuore e nel sangue.
La storia d'amore tra i nostri protagonisti corre sullo sfondo della seconda guerra mondiale, i tedeschi stanno assediando Leningrado e il popolo si riempie di eroi e di tristi storie, di fallimento, di morte, di fame ma anche della speranza dei nostri innamorati che lottano per avere un futuro insieme.

Preparatevi ad usare vari fazzoletti e a farvi entrare questo libro nel cuore.
Consigliatissimo.

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Guerra e Pace e Il Dottor Zivago.
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